Con i piedi ben piantati sulle nuvole. Viaggio sentimentale in un'Italia che resiste
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Sinossi
"C'è chi va dallo psicologo, chi al poligono a sparare, chi scrive sulla bacheca di Salvini. E poi c'è chi, per ordinare i propri pensieri, parte." È quello che ha fatto Andrea Scanzi in questi ultimi densissimi mesi, attraversando da Nord a Sud un Paese in crisi d'identità, privo di direzione politica, in balia di qualsiasi pulsione autoconservativa. Per raccontarne da vicino luoghi e persone, che sono per lui il vero baluardo di resistenza e utopia. "Tornano i luoghi nascosti, sospesi fuori dal tempo e affascinanti nella loro apparente clandestinità, come certi lati B dei vecchi 45 giri. Tornano i paesaggi a strapiombo, con l'abisso giusto sotto, per ricordarci quanto sia tutto dannatamente labile. La tavola, la convivialità. Il ricordo di chi non c'è più. Torna la ribellione. Torna la natura incontaminata, o quel che ne resta. E torna spesso la purezza meravigliosamente amorale degli animali, col loro sguardo sempre interrogativo sul mondo. Un po' come dovrebbe essere il nostro." A volte la scintilla che fa nascere un racconto è un paesaggio, a volte una persona; il mare di Fano riporta la mente all'infanzia, un viticoltore veneto diventa il Drugo del Grande Lebowski, un canguro wallaby sull'Isola dei Cipressi ci fa riflettere sulla condizione umana. Dalla bellezza di un tramonto ragusano arriviamo alle Langhe di Fenoglio, dalla Romagna di Marco Pantani a Eric Fletcher, padre di Roger Waters, morto in Italia durante la Seconda guerra mondiale. In questo libro geniale e pungente, tra diario di bordo, commento politico e satira di costume, Scanzi trae spunto dal materiale raccolto nei suoi viaggi per dipingere un ritratto corale - e in tempo reale - dell'Italia di oggi, della sua provincia, dei suoi cliché, del sogno di una vera ripartenza.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 190
- Data di uscita: 05-06-2018
Recensioni
Niente di che, alcuni capitoli interessanti, molti si dimenticano appena letti
Un piccolo capovaloro di letteratura di viaggio e un tagliente squarcio critico e sociopolitico sulla nostra società. Un diario di bordo dove Scanzi indaga i solidi e autoconservativi algoritmi del provincialismo italiano, declinati nelle loro sfaccettature regionali in un fluido intreccio di rifles Leggi tutto
Alcuni capitoli li ho adorati, erano simpatici e con aneddoti interessanti, ma per il resto mi son sentita come quando gli amici ti obbligano a vedere foto e video delle loro vacanze : belline le prime però poi basta, la noia si impossessa di me!
A me non è piaciuto molto questo libro. Voleva essere un "viaggio" attraverso l Italia...ma mal riuscito! Scanzi si perde e non approfondisce i piacere dei luoghi che visita.
6 1/2
"Il sognatore e' un uomo con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole." Così scriveva Ennio Flaiano e dopo aver letto il nuovo libro di Andrea Scanzi penso che non potesse scegliere titolo migliore, perchè in questo libro Scanzi non parla solo dei luoghi che rendono meravigliosa la nostra Italia, Leggi tutto
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