Sinossi
Un capitolo della storia della Shoah pressoché sconosciuto in Italia. Alla fine degli anni Trenta, Shanghai aprì le porte a oltre 18.000 ebrei, perlopiù tedeschi e austriaci, che fuggivano dalle persecuzioni naziste in Europa. Rispetto alle restrizioni sull'immigrazione imposte dalla maggior parte degli Stati, Shanghai costituì un'eccezione. La "Parigi d'Oriente" divenne la cornice di un'integrazione complessa eppure riuscita: migliaia di rifugiati trovarono asilo all'interno del ghetto di Hongkou dove condussero un'esistenza difficile, ma priva di conflitti con la popolazione locale. Al termine della seconda guerra mondiale, il numero dei sopravvissuti era così elevato da far parlare di "miracolo di Shanghai". I diversi contributi raccolti nel libro, a cura di Elisa Giunipero, ripercorrono gli eventi storici di quegli anni e descrivono lo straordinario sviluppo economico e socioculturale della metropoli in seguito all'incontro tra popoli tanto distanti tra loro. Accanto alle vicende collettive, emergono la voce della testimone Sonja Mühlberger, nata a Shanghai nel 1939, e la storia esemplare del console cinese a Vienna Ho Feng Shan, riconosciuto "Giusto tra le Nazioni" per essersi opposto ai suoi superiori e aver concesso il visto di espatrio a molti ebrei in fuga dal Terzo Reich.
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- Pagine: 96
- Data di uscita: 22-03-2018
Recensioni
Un breve saggio, ma prezioso. Tocca una parte di storia che a volte è solo accennata più spesso ignorata: l'immigrazione degli ebrei europei, e non solo, in Cina, in particolare Shanghai, come fuga dalle leggi razziali e dalla 'Soluzione Finale', una Shanghai capace di umanità e accoglienza. "Nella Leggi tutto
Interessante soprattutto la prima parte
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