Sinossi
Efficienti, dinamici, creativi. Ma anche: sovraccarichi, avviliti, depressi. Stanchissimi. Pieni di lavoro. Divisi fra call, impegni familiari e pubbliche relazioni, la luce blu degli smartphone che ci illumina il viso, la notte. Oppressi dal lavoro ma anche del lavoro innamorati, rapiti, vittime di una sindrome di Stoccolma aziendale. Perché oggi il lavoro è tutto e tutto è lavoro. Eppure, mai come oggi, la sensazione è che questo lavoro non basti. Mai come oggi, in un mondo post-pandemico che continua a cantare le magnifiche sorti del neoliberismo, lavorare è sembrato altrettanto privo di senso. Una domanda spettrale, allora, ha cominciato ad aggirarsi fra noi: ma chi me lo fa fare? Chi me lo fa fare di continuare a credere che il lavoro dei sogni arriverà e non mi sembrerà nemmeno più di lavorare? Chi me lo fa fare di continuare a pensare che se mi impegno, prima o poi ce la farò? Chi me lo fa fare di ritenere che non esista un'alternativa? Attraverso esplorazioni storiche e accurate ricognizioni del presente, Maura Gancitano e Andrea Colamedici ci spingono a riflettere sulle origini e gli sviluppi di un concetto, quello di lavoro, sfaccettato e controverso, mettendone in luce i legami con ciò che abbiamo di più sacro, come la religione o la moralità. Ma ci invitano anche a ribaltare la prospettiva sulle retoriche del privilegio o del merito. E soprattutto ci spingono a immaginare: una soluzione, un mondo in cui sia possibile cambiare. "Ma chi me lo fa fare?" diventa allora un atto d'amore verso la nostra finitezza e umanità, verso la nostra stanchezza e la nostra voglia di resistere. Una coraggiosa presa di coscienza per capire finalmente che il lavoro - per quello che oggi l'abbiamo fatto diventare - è una trappola, una a cui dobbiamo a tutti i costi sottrarci. Ma magari a passo di danza.
- ISBN: 1259851362
- Casa Editrice: HarperCollins Italia
- Pagine: 256
- Data di uscita: 21-03-2023
Recensioni
Un libro da leggere con l'evidenziatore, per sottolineare gli spunti e lasciar decantare i pensieri. E magari cambiare rotta. Un invito a cambiare punto di vista sul lavoro, troppo spesso considerato l'unica via per dare un senso alla nostra esistenza.
Questo non è un libro da studiare a scuola, sarebbe da appendere pagina per pagina sui muri delle città, in Parlamento, nei bar, negli uffici, nei bagni pubblici.
Punto di vista molto interessante (non so dire se giusto, perché non c'è contraddittorio) e che riesce a congiungere vari punti sul perché lavorare, sul senso del lavoro, sul suo impatto a livello di classe sociale, sul desiderio come motore del lavoro. Lo appesantiscono i tanti riferimenti a studio Leggi tutto
Forse questa lettura non cambierà la vita di nessuno, ma posso dire che ne avevo bisogno. Un’analisi del nostro rapporto col lavoro che diventa lo spazio per parlare di economia e di società. Molte delle cose scritte possono essere già note o sentite, ma ho trovato tante argomentazioni costruttive e Leggi tutto
Il libro affronta il tema del rapporto col lavoro nel contesto odierno, dove vige la cultura della performance e della iper produttività responsabili di burn out e incapacità di trovare un equilibrio tra tempo lavorativo e tempo personale. I due autorə offrono un testo molto ben scritto, scorrevole, Leggi tutto
“Parte del lavoro è diventato il farsi vedere rapiti dalle mansioni, con la giornata stracolma di cose da fare. Questo satura ogni possibile spazio libero per coltivare l’ozio, la quiete e la meraviglia.”
Hanno dato parole e conoscenze a ciò che pensavo da un po’. Illuminante: luce essenziale per continuare il cammino quotidiano, che forse non è un cammino ma uno stare distesi su un prato a guardare gli animali brucare l’erba.
Ci sono cose di cui siamo inconsapevolmente a conoscenza e che decidiamo coscientemente di non vedere. Questo perché ci sentiamo spesso soli ad individuare delle falle nei grandi meccanismi regolatori delle nostre vite. Ad esempio, il lavoro. Perché lavoriamo così duramente da riuscire a stento a go Leggi tutto
Negli ultimi tempi abbiamo molto sentito parlare di #quittok, il trend portato avanti dai millennials che si filmano mentre si licenziano da lavoro. Il senso dell’hashtag è una critica al mondo del lavoro odierno, che spinge allo stremo, spreme, annulla l’individuo in nome del bene della famiglia ch Leggi tutto
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!