Sinossi
A dieci anni dalla prima edizione, torna l'antologia più letta, recensita, amata e odiata degli anni Novanta. La grande carica di undici sfrenati, intemperanti, cavalieri dell'Apocalisse formato splatter nei reparti pieni di ogni ben di Dio del supermarket Italia. Tra atrocità quotidiane, adolescenza feroce e malinconie di sangue. Una covata di narratori italiani giovani o giovanissimi getta scompiglio nei vicoli della cittadella letteraria, negli schermi video e nei talk-show, tra le anime morte del perbenismo. Sfuggono a qualunque tentativo di incasellarli. Sanno farsi leggere, sono pieni di idee, qualcuno dice che sono "pulp", qualcuno li definisce "splatter" (dal cinema degli schizzi di sangue), forse adorano Stephen King e Quentin Tarantino, o forse no. Scrivono senza complessi di colpa verso cinema, tv e i nuovi media, perché li conoscono molto bene e di essi, come di molte altre cose, la loro scrittura si nutre in modo naturale. Leggendoli vi accorgerete che fanno molto, molto sul serio. E che obiettivo finale, neanche tanto mascherato, di tanto fragoroso divertimento è inventare linguaggi e stili finalmente "all'altezza" del Grande Nemico: la violenza e il male crescenti che, nell'indifferenza e nel chiacchiericcio generale, schiacciano i deboli, le vittime, e annegano ogni possibilità comune di salvezza.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 212
- Data di uscita: 23-05-2006
Recensioni
NON È TARANTINO, MA… Erano anni che volevo leggere questa raccolta, decantata negli anni ‘90 perché spartiacque tra un certo tipo di narrativa e un altro che, sulla scia di Tarantino, del pulp, della cronaca nera, della imperante globalizzazione, avrebbe poi fatto il suo ingresso nel nostro paese. Ec Leggi tutto
Io quando leggo il nome di Ammaniti vado in cortocircuito, quindi va da sé che non potevo perdermi questa raccolta.. Ammaniti apre le danze ed è bello splatter e fuori di testa come ai vecchi tempi (effettivamente la raccolta è del 1996, ci sta!): ADORO. Gli altri racconti sono molto brevi e abbastan Leggi tutto
Una raccolta in pieno stile "cannibale", in cui si alternano racconti macabri e disturbanti davvero notevoli, ad altri splatter e meno riusciti. Consigliato per stomaci forti.
Ci sono arrivata esattamente 20 anni dopo, ma ci sono arrivata. Morale della favola: all'epoca, la raccolta comprendeva storie malsane quanto originali, che riescono però ancora oggi a lasciare abbastanza di stucco. Una rassegna di violenza senza senso, storie viscide e personaggi irrecuperabili ma Leggi tutto
Una piccola perla! Un’antologia della letteratura cannibale da leggere senza porsi confini. Notevole, come sempre, il racconto di Ammaniti con Brancaccio.
Borges decía que el precursor es una categoría melancólica. Leyendo este libro no se puede dejar de sentir eso: a partir de la consigna “hablar del mal” sin juicio moral, la antología crea un panorama de los 90 que adelantan los criterios de evaluación de la realidad en los que estamos inmersos. Con Leggi tutto
Fueron pocos los relatos que no me gustaron, pero por lo general esta es una excelente antología; si bien no trata de canibales como yo esperaba (u.u), más bien el título hace una referencia a como las personas muestran lo peor de ellos ante situaciones del diario, ósea, la triste realidad.
Premetto: per me i cannibali sono una delle più belle avanguardie italiane degli ultimi 50 anni ed è incredibile il successo che hanno avuto considerando che paese bigotto è l'Italia. Nonostante ciò questa antologia ha scelto racconti poco incisivi. Aldo Nove il migliore insieme a Pinketts, che ha uno Leggi tutto
Ok, non è il mio stile va bene lo ammetto. Però no, assolutamente no. Brutto, angosciante, racconti con poco spessore. Spero di dimenticarlo il prima possibile.
Citazioni
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