Sinossi
"Chiamatemi pure sbirro. Sono vecchio del mestiere, per queste cose non mi offendo più". Con la sua voce disincantata, eppure lucido e attento a cogliere ogni dettaglio, il commissario Ottavio Ponzetti si aggira per le strade del centro storico di Roma, tra quartiere Esquilino e rione Monti, alle prese con la sua nuova indagine. Un caso apparentemente semplice, ma che s'ingarbuglia presto nel più classico dei " pasticciacci ". Hanno investito la sora Giovanna, la gattara, lasciandola mezza morta in via Turati. Nessuno ha visto né sentito niente. Ma c'è qualcosa di strano, dettagli fuori posto che il commissario Ponzetti cerca di riordinare con la sua logica lenta e testarda. Mentre l'anziana donna è ricoverata in coma al San Giovanni, nel mirino dell'indagine via via finiscono Arturo, il barbone della zona, e Alex, il giornalaio di via Principe Amedeo. E ancora i condomini del palazzo della vittima, Martina e Matteo, e Olga Portinari, di professione maga. Intanto, una confidenza dopo l'altra, emerge il passato tragico delta sora Giovanna: un marito violento, un figlio morto e forse un altro figlio, scomparso. Giovanni Ricciardi presenta la figura di un commissario come non ce ne sono più, passo stanco e pensiero veloce, che al cinismo e agli spari sostituisce l'eroismo di uno sguardo sempre umano e partecipe al dolore delle vicende altrui.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 157
- Data di uscita: 03-07-2008
Recensioni
L’Acquario, luogo di residenza dei fantomatici gatti de Roma (o forse del Papa?) Quieto vivere all’Esqulino, tra gatti e chiese. Belle le atmosfere e alcune riflessioni (anche letterarie), una narrazione paciosa, poca avventura e tanta quotidianità.
Carino, bellino, e altri svariati aggettivi che finiscono con ino . C'è un commissario che non ha fratelli morti sulla coscienza, per fortuna, uno che bene o male sembra una persona come quelle che frequentiamo di solito. Nessun investigatore privato col nome da rettile, nessuna morale pseudopolitica Leggi tutto
Giallo gustoso e veloce (ma il commissario Ponzetti non mangia mai?) pescato alla pesca del 3° Raduno Anobiano (Roma 2010). Grazie alla frequentazione di Fassi, l'ambientazione all'Esquilino mi trova preparata sulla geo-etnografia romana. Intreccio non banale, molto romano il tutto, compresa la form Leggi tutto
simpatico.vecchio commissario,trama "de core" buona,finale a la "volemosse bene".sti romanacci!
Un giallo senza infamia e senza lode. Carina l'ambientazione romana, trama così così, interessante il protagonista. Leggerò anche il secondo per vedere se il mio giudizio migliora.
Ma che stiamo babbiando ? Che mi*** c'azzecca il commissario Ponzetti con Montalbano? Ecco, dimentichiamocelo subito Montalbano (leviamocelo pure dai cabbasisi , come direbbe lui), con il quale �� stato inopinatamente (o fu per marketing?) paragonato, che non c'entra proprio niente. Ponzetti, il protagon Leggi tutto
La parola che mi viene in mente, per questo romanzo, e' delizioso. Davvero, e' molto carino. E' uno di quei romanzi gialli in cui la storia e' pretesto per mostrare altro, in questo caso, la vita del quartiere Esquilino a Roma. E lo fa bene, l'autore: l'Esquilino e' uno dei quartieri romani che mi e Leggi tutto
Piacevole l'ambientazione romana all'Esquilino, poco avventuroso ma forse per questo più reale di tanti altri commissari da romanzo. Ponzetti è un personaggio molto poco personaggio.Ben scritto, ma senza guizzi. Lettura gradevole ma con poco entusiasmo.
Citazioni
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