Sinossi
Di che cosa parliamo quando parliamo di "arte primitiva"? Quali parametri usiamo per definire e valutare manufatti che, un po' come gli africani durante la tratta degli schiavi, sono stati catturati, strappati via dal loro tessuto socio-culturale di origine, trapiantati in terre ignote e riproposti in nuovi contesti per soddisfare le esigenze economiche, ideologiche e culturali di un'elite colta? Sally Price attinge a una varietà di fonti - la pubblicità della moda e i film, l'antropologia e i fumetti - per guidarci in un'indagine attorno all'arte tribale e ai malintesi che la accompagnano in Occidente, dove l'osservatore "civilizzato" si accosta alle culture remote per mezzo di una fitta rete di preconcetti, convinto, il più delle volte, che i loro prodotti siano l'esito di pulsioni irrazionali sorrette da dinamiche sociali e riti religiosi oscuri. L'antica contrapposizione tra oggetto etnografico e opera d'arte - insieme a quella tra selvaggio e civile - viene qui gettata alle ortiche man mano che si fa luce sull'oscurità che avvolge gli artisti primitivi, fino a invalidare l'idea corrente che questi operino nell'anonimato mentre il culto dell'espressione individuale sarebbe appannaggio esclusivo dei "nostri" artisti. Equivoco, quest'ultimo, che ha contribuito a ratificare il processo di disumanizzazione dell'arte primitiva: ovvero il completo disconoscimento dell'ambiente intellettuale dal quale tali oggetti provengono.
- ISBN:
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- Pagine: 191
- Data di uscita: 03-09-2015
Recensioni
Un saggio molto lucido sul rapporto tra arte occidentale e arte indigena, e sul modo in cui quest'ultima è stata predata da esploratori e artisti occidentali con la scusa della ricerca e della valorizzazione. Il testo risulta anche molto scorrevole e piacevole alla lettura, con una punta di sarcasmo Leggi tutto
Pretty good book. The author assumes the reader is reasonably aware of western art. Early on I was annoyed that much of the quoted information seemed to contradict the author's point, but it may just have been the density of the writing that required more attention from the reader.
Sicuramente un libro di divulgazione molto interessante ma comunque abbastanza complesso da leggere. Necessaria a parer mio una basica conoscenza di antropologia, soprattutto di antropologia dei beni culturali (esame per cui ho letto questo saggio)
I really recommend this book to anyone interested in history of colonialism and its impact on people's way of understanding our world, and in this case extra-european art. The argumentation is brillant and educational.
Assolutamente consigliato agli addetti ai lavori (studiosi o appassionati nei campi dell'antropologia e dell'arte).
Would highly reccommended as an introduction to certain museological/political issues in the field of African/Oceanic/American/Tribal/"Primitive"/"Other"/etc Art/"Art." Indeed, I wish I had read this text at the beginning of my studies in the area, rather than as a (somewhat redundant) addition to a Leggi tutto
must read for any one in art education, art history etc..
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