Sinossi
Lo scrittore più crudele è quello che allunga una mano al petto del lettore e gli strappa il cuore, per mettergli davanti agli occhi le sue paure, le sue ambizioni frustrate, i suoi aneliti d'infinito avversati dalla meschinità della carne. Proprio ciò che fa il misterioso e decadente Carlo H. De' Medici in questi "racconti crudeli" del 1924: dal suo ascetico animo tormentato sgocciolano allucinate risposte alle grandi domande dell'umanità sciagurata - Cos'è la morte? Cosa viene dopo? Cosa si nasconde oltre le stelle? Si può raggiungere la felicità su questa terra? - che diventano intime e psicologiche fantasie visionarie, cupe narrazioni del terrore, sì, ma dove la "crudeltà" non è altro che, in definitiva, la spietata durezza della verità messa a nudo. Racconti dove l'azione lascia spesso il posto ai voli dell'intelletto e dello spirito verso l'utopistica meta di una comprensione più alta dell'esistenza. Sebbene si avvertano le colte influenze di Poe o di Huysmans, più che gotici verrebbe da chiamarli racconti esoterici e iniziatici, e siamo sicuri che l'autore approverebbe la definizione. Con all'interno le illustrazioni originali dell'autore.
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- Pagine: 0
- Data di uscita: 16-12-2019
Recensioni
Tralasciando tutta la storia editoriale, che già di per sé è perfetta per entrare nel mood esoterico per leggere questa raccolta di racconti, "I topi del cimitero" è stato scritto nel 1924 e pressoché dimenticato - se mai è stato conosciuto - fino al 2019, quando Cliquot l'ha ripubblicato. Il perché Leggi tutto
Il punto forte sono l'atmosfera gotica e lo stile, che però si esprimono meglio in un romanzo, dove hanno più spazio per strutturarsi e avvolgere il lettore. Perciò consiglierei di cominciare da Gomòria. L'edizione è sempre molto bella.
Libro decisamente strano, a tratti inquietante e molto riflessivo di un autore ai più sconosciuto. Sono davvero felice di averlo scoperto tra i banchi di più libri più liberi e spero presto di leggere gomoria, perché l'unica cosa che mi è pesata di questo libro (ma che potrebbe essere anche un lato Leggi tutto
Un'altra chicca recuperata dalla Cliquot. Racconti crudeli, racconti grotteschi, racconti surreali e spiazzanti, che riescono a intrattenere e restituire l'inquietudine di vivere, chiaro obiettivo dell'autore. Non mi soffermo sulla storia misteriosa e affascinante dell'autore stesso, per scoprirla dov Leggi tutto
Suvvia Cliquot, non contarci fole: la prosa (fraseggio scattante, frequentissimi a capo, propensione al frammento, arcaismi speciosi, gusto per il dettaglio sensoriale, ecc.) pute di anni 2000. Chi è lo scrittore contemporaneo che si cela dietro il nome di Carlo Hakim De’ Medici?
Quando ho letto questo libro mi sono stupito -e pure un po’ inquietato- perchè uno dei racconti, ‘L’amica del poeta’, ha forti somiglianze con il mio racconto ‘Poesia’ (fa parte della raccolta “Diffidate della realtà” ed è stato scritto ben prima che io conoscessi quest’opera), e anche perchè bisogn Leggi tutto
“E vedo ancora, laggiù, cinto di colline e chiomato di cipressi, il camposanto: la fossa comune dell’obbligo benedetto. Com’è bella la vita! Il ciclo eterno, entro la cinta daziaria, si ripete, orrido e grottesco, per lustri, e decenni, e secoli: inesorabilmente” ——————————- Un po’ gotico, un po’ macabr Leggi tutto
An incredibly rare 1924 collection of Italian Decadent tales, by turns Gothic, grotesque, absurd, weird, and sometimes rather blackly funny. The publisher, Cliquot, deserves kudos for rediscovering this lost book and republishing it in an affordable edition, complete with several bonus stories and t Leggi tutto
Devo dire che mi aspettavo delle atmosfere molto più gotiche e angoscianti. Tralasciando però le mie aspettative personali, ammetto che anziché come una raccolta di racconti di inquietudine ho vissuto quest'opera come una raccolta di racconti molto weird. Decisamente Carlo H. de' Medici è stato un aut Leggi tutto
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