Sinossi
È il Río de la Plata il protagonista di questo "Trattato immaginario", un gigantesco corso d'acqua formato dalla confluenza dei fiumi Uruguay e Paraná, la cui superficie è pari a quella dell'Olanda e sulle cui sponde oggi si affacciano due metropoli, Buenos Aires e Montevideo. Eppure, nel 1516, il Río de la Plata e le terre che lo circondavano erano desolate. Il suo scopritore, Juan Díaz de Solís, colpito dalla vastità e dalla dolcezza delle sue acque lo battezzò "Mar Dulce". Alle sue spalle si apriva una sterminata pianura che gli indigeni chiamavano pampa, ma che tutti gli altri designarono con una parola molto meno prestigiosa: il deserto. Juan José Saer dedica al fiume più importante della sua Argentina il racconto - che ricorda "Il Mediterraneo" di Braudel e "Danubio" di Magris - della ricerca quasi impossibile dell'identità di quelle terre e delle persone che le abitano. Ripercorrendo la storia di un fiume, Saer ci narra la storia di una nazione, dalla fondazione di Buenos Aires alla dittatura, attraverso quattro capitoli che seguono il succedersi delle stagioni australi, celebrando così due figure: il Río de la Plata e la letteratura.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 254
- Data di uscita: 24-10-2019
Recensioni
Ya no me acuerdo de cuándo oí hablar de este libro, pero de todas formas ça a débuté comme ça : hace dos años salió la traducción al japonés de La mirada de la condesa Hahn-Hahn , del escritor húngaro Esterházy Péter. Leí con entusiasmo esta novela donde el protagonista viaja hacia abajo por el Danubi Leggi tutto
Este es el único libro que Juan José Saer escribió por encargo y uno que le abrió la puerta a un nuevo público (lectores de ensayo o historia que no leen ficción). Compuesto por una introducción más cuatro partes tituladas como las estaciones, el texto se mueve entre el ensayo, el relato de hechos h Leggi tutto
Il Rio de la Plata come punto di partenza e di approdo per 'viaggiare' nella storia dell'Argentina dall'epoca dei Caboto e dei primi approcci con gli indigeni, peraltro non molto fortunati considerata la sorte cui andò incontro, sino all'Argentina di Peron, dei generali e dei desaparecidos. Saer ci f Leggi tutto
Creo que no pudo haber sido mejor mi primer acercamiento a Saer con este libro. Este viaje por la Argentina y su Río de la Plata es una gozada.
Como dice la sinopsis: este libro no es ni un reportaje, ni un tratado, ni una autobiografía. De Saer solamente leí 'El limonero real' y algunos poemas. Confieso que temía leer a este Saer que crea El río sin orillas hablando en primera persona y con personajes conocidos: desde Solís, pasando por Dar Leggi tutto
Un'opera imprescindibile per addentrarsi nella letteratura argentina a partire dalla storia di quelli che sono a pieno titolo i suoi personaggi: la pampa e il Río de la Plata. La pianura e il fiume, oltre a costituire l'ambiente abitativo di differenti specie (umane e non umane) e di altrettanti per Leggi tutto
1.5 Autunno, Estate, Inverno, Primavera. Sono questi gli unici quattro capitoli di quello che è un trattato, non un romanzo. E si vede, e si legge, soprattutto. Descrivendo l'Argentina, i suoi usi e la sua filosofia intrinseca a partire dal suo grande fiume, il Rio de la Plata, l'autore pecca in scor Leggi tutto
Este libro es completamente BELLO.
Cada tanto hay que volver a leer autores que nos recuerdan de qué se trata en verdad la literatura.
Citazioni
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