Sinossi
La lingua italiana non ha mai avuto un suo museo. Un museo grande, articolato, tecnologico come quelli dedicati ad altre lingue. A dispetto di progetti e tentativi, quel museo è rimasto un sogno: questo libro è un modo per realizzarlo. Aprire questo libro significa entrare in un ideale museo della lingua italiana e attraversare, pagina dopo pagina, una storia fatta di parole ma anche di oggetti da cui sprigionano suoni, colori, profumi, rumori, emozioni, ricordi, sapori. A ricostruire questa storia secolare, sessanta pezzi distribuiti in quindici sale disposte su tre piani corrispondenti ad altrettante epoche: l'italiano antico, moderno e contemporaneo. Quando l'Italia ancora non esisteva, Dante definì gli italiani come «le genti del bel paese là dove 'l sì suona». La lingua come essenziale punto di riferimento e il suono di quella parola - che serve a esprimere accordo e consenso - come base di una comune identità. L'italiano è stato per secoli una lingua fondata sul prestigio letterario: una lingua soprattutto scritta, perché il parlato era dei dialetti. Ma attraverso la lingua non passa solo la cultura intellettuale, passa l'intera vita di una comunità. Passano i cambiamenti sociali, i rivolgimenti politici, l'immaginario collettivo, le abitudini individuali. Ecco perché un viaggio nella storia della lingua italiana non può fermarsi alla lingua letteraria, ma deve prevedere molte tappe nei territori della lingua comune. E un museo della lingua italiana non può accontentarsi di esporre solo testi e documenti, ma deve lasciare spazio alla cultura materiale: agli oggetti che nel tempo hanno segnato la vita di tutti i giorni. Sala dopo sala, una teca dopo l'altra, i sessanta pezzi di questo museo virtuale ci accompagnano lungo un percorso che dalle più antiche testimonianze scritte arriva alla lingua dei predicatori e dei mercanti medievali, all'italiano stentato degli emigranti di fine Ottocento e dei soldati della Grande guerra, a quello pop della pubblicità, della televisione e della musica leggera fino al disinvolto e-taliano usato oggi nei social network. E ci aiutano a cogliere i profondi cambiamenti intervenuti, la ricchezza dei contributi apportati dalle tradizioni locali e dai continui scambi con le altre lingue. Ci permettono di ritrovare, sparse un po' ovunque nell'odierno villaggio globale, le storiche tracce della nostra lingua. Un ulteriore segno della sua vitalità, della sua bellezza, del fascino che ancora oggi l'italiano continua a esercitare in tutto il mondo.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 366
- Data di uscita: 30-10-2018
Recensioni
Il Museo della Lingua Italiana. Magari esistesse! E se la sagace provocazione dell'autore venisse accolta, l'autore stesso ne avrebbe bell'e pronto in questo libro un dettagliato, ragionato e coinvolgente progetto. Un libro che mi ha stupita. Anziché sottolinearne le frasi migliori, mi sono ritrovat Leggi tutto
Un libro di linguistica diverso, che si rivolge a un pubblico inesperto ed eterogeneo per farci capire che siamo in realtà tutti linguisti e che la storia dell'italiano è avventurosa come un romanzo. Antonelli progetta un museo permanente articolato su tre piani e sessanta oggetti di uso comune, emb Leggi tutto
Un libro solo all'apparenza pesante (non solo per il titolo e l'argomento, ma anche per massa e dimensioni), che però si legge con grande piacere: avvincente come un romanzo, in fondo racconta una storia, la storia della nostra lingua vista attraverso la suggestiva idea di un museo che ne raccolga l Leggi tutto
Mi è piaciuto molto
Poteva essere peggio, vi dirò. Particolarmente interessante il piano dell'italiano contemporaneo.
Bellissimo! Antonelli adotta uno stile chiaro, diretto ed efficace che può far appassionare davvero chiunque alla storia della nostra meravigliosa lingua. È stata proprio una visita al museo interessante ed immersiva: spero, in futuro, di poter regalare questo libro a qualcuno che possa leggerlo con Leggi tutto
Giuseppe Antonelli, noto linguista, ha scritto un libro per tutti: studiosi, appassionati o semplici curiosi. Il fine è quello di erigere un museo della lingua italiana, dal latino volgare a Whatsapp. Vale il prezzo del biglietto, ve lo garantisco! (Sono presenti pochissimi tecnicismi per una lettura Leggi tutto
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