Sinossi
Da dove viene il dominio dell'uomo sull'uomo? Come si afferma la coercizione politica? Per rispondere a queste domande cruciali Clastres - smantellando un consolidato pregiudizio etnocentrico - interroga le società "selvagge", che non considera affatto degli insiemi sociali primitivi costretti a evolvere nella direzione della gerarchia e della divisione sociale per accedere alla civiltà. Il tratto peculiare che emerge dalle sue ricerche e riflessioni è che le società "selvagge" resistono coscientemente a qualsiasi accumulazione del potere al proprio interno, proprio per evitare che la disuguaglianza possa insinuarsi nel corpo sociale. E lo fanno ponendo i propri capi tribali sotto il segno di un debito verso la comunità che impedisce al loro desiderio di prestigio di trasformarsi in desiderio di potere. Sono appunto questi capi senza potere che esprimono compiutamente la filosofia politica del pensiero selvaggio, il suo essere non senza ma "contro" lo Stato. Introduzione di Roberto Marchionatti.
- ISBN:
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- Pagine: 144
- Data di uscita: 28-09-2017
Recensioni
Siamo abituati allo Stato come se fosse, appunto, una cosa "naturale". Bene, questo libro di un grande antropologo francese, purtroppo prematuramente scomparso in un incidente stradale, ci spiega che non è affatto così, anzi! Che per gran parte della nostra vita di specie abbiamo vissuto senza stato Leggi tutto
When a book's premise is not "are we free?" but "when did we lose our freedom?" you know for sure it has something interesting to say. And I'll be damned if Pierre Clastres did. Great book that delves into the roots of human hierarchies and humanity's spirit itself, would recommend to everyone.
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