Sinossi
"Per una volta, ladies and gentlemen, non allacciatevi le cinture. Don't fasten your seat belts. Si parte in treno, la Cenerentola dei trasporti. Si fa l'Italia in seconda classe, per linee dimenticate. Buttate dunque a mare duty free, gate, flight, hostess e check-in. Lasciate le salette business a parlamentari e commendatur. Questo è un viaggio hard, fatto di scambi, pulegge, turbocompressori e carbone. E noi lo faremo, anche a costo di farci sbattere da una squinternata vagona baldracca, un glorioso rudere che cigola e scoreggia sulla rete di ferro, in attesa di rottamazione. "In tasca, un'idea corsara. Percorrere 7480 chilometri, come la Transiberiana dagli Urali a Viadivostok. Una distanza leggendaria, un gomitolo lungo come l'Asia da srotolare dentro la Penisola. Non sappiamo ancora dove andremo e in quanto tempo consumeremo questo buono chilometrico che nessun biglietto può contenere. Sappiamo solo che il nostro è un conto alla rovescia che ci obbligherà a scendere al chilometro zero. Il treno, non l'aereo, ha fatto l'Italia. Un piccolo treno come questo che arranca tra praterie e fichi d'India. Siamo in ballo. Il viaggio comincia." (Paolo Rumiz). Con i disegni di Altan e una premessa del misterioso 740.
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- Pagine: 0
- Data di uscita: 01-03-2014
Recensioni
Un inno, un inno a quella che una volta era la nostra grande ricchezza, la spina dorsale d'Italia, la ferrovia. Amo follemente i treni, gli incontri che permettono, la vita che si respira a bordo. Le parole di Rumiz sembrano un lento requiem per la nostra rete ferroviaria. Il tutto impreziosito dall Leggi tutto
Quanti ricordi su quei binari, quante belle atmosfere splendidamente ricostruite. Non so quanti libri di Rumiz ho letto negli ultimi anni, ma davvero ogni volta è un piacere perdermi nei suoi viaggi, assaporare le descrizioni uniche e nostalgiche che ne fa, far rivivere epoche, rumori, sapori, squar Leggi tutto
Elogio di Paolo Rumiz In realt� non ho il libro. Lo lessi a puntate su Repubblica che ogni estate pubblica qualcosa di Rumiz. Non scrivo per questo per�, solo per ricordarmi che non farei quasi mai i viaggi di Rumiz, come li fa Rumiz, incontrando chi va a cercarsi, dormendo o muovendosi come usa, no Leggi tutto
Un grande libro che traccia una mappa sociale e antropologica di un'Italia comune, di una realtà quotidiana che si può vivere solo attraverso i treni in seconda classe, quindi tra la gente normale, i pendolari. Un libro che attraversa l'Italia geograficamente e antropologicamente.
Rumiz mi piace sempre molto. Questo libro è la raccolta di un viaggio in treno a tappe raccontato su Repubblica nel lontano 2002. Un viaggio in treno fine a se stesso, per riportare in auge questo mezzo di trasporto che già ai tempi era in agonia. Le vignette di Altan sono una perla, come sempre, e Leggi tutto
“Nessun popolo come gli italiani ha costruito tante ferrovie per gli altri, e nessun popolo ignora tanto le ferrovie proprie. Come si spiega? C'è qualcosa che non funziona in un popolo capace di dimenticare una simile, straordinaria epopea.”
Non racconta niente di interessante.
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