Sinossi
Dopo il commissariamento della Banca d'Italia nel '44, Luigi Einaudi venne nominato Governatore il 5 gennaio 1945, quando l'Italia era ancora divisa in due ed era un campo di battaglia. Non fu un caso se, in un momento tanto difficile e decisivo, per questo ruolo di altissima responsabilità la scelta cadde su Einaudi: era infatti un economista noto per il suo rigore morale, per i ragionamenti limpidi e lineari, per il linguaggio chiaro e comprensibile al largo pubblico. I suoi articoli raccolti in questo volume, pubblicati sul "Corriere della Sera" tra il 1913 e il 1924, riflettono il momento di difficoltà eccezionali del primo dopoguerra, il fallimento della Banca di sconto, la crisi del Banco di Roma e di altri istituti. Questi scritti risultano di un'attualità sorprendente e costituiscono ancora oggi un modello di educazione economica applicata all'analisi e alla discussione delle vicende dell'economia nel momento in cui esse accadono. Leggerli significa scoprire le origini degli atteggiamenti oggi consolidati nella prassi della vigilanza, del controllo e della supervisione dei mercati finanziari. La prospettiva che ritroveremo in ogni pagina è quella in favore della collettività e dell'interesse generale.
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- Pagine: 201
- Data di uscita: 17-11-2016
Recensioni
Interessante raccolta di articoli dell’allora professore, poi futuro presidente della Repubblica, Luigi Einaudi (1874-1961) sul tema delle banche. Prendendo spunto dagli eventi, vorticosi, del sistema creditizio post guerra, Einaudi analizza e spiega al grande pubblico temi altrimenti ostici. La chi Leggi tutto
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