Sinossi
Perché la scienza non ha potuto prescindere dagli algoritmi, e da quanto tempo il calcolo è entrato prepotentemente in ogni settore della nostra vita? Che cosa può e che cosa non può essere automatizzato? La matematica possiede sempre e comunque le qualità che le sono generalmente attribuite, come l'utilità, l'armonia o l'efficacia in ogni sua applicazione? Questo libro offre una risposta penetrante e articolata a domande che appaiono oggi ineludibili. Zellini le affronta con un rigore e con una misura che fanno emergere con evidenza tutto l'interesse scientifico del pensiero algoritmico, come pure il carattere virtualmente apocalittico di ciò che appare ormai un dominio incontrastato del calcolo digitale. Se non si vogliono ignorare i princìpi di libertà e di responsabilità, non si può rimanere estranei o indifferenti alla diffusione di una scienza che si ispira a un criterio di effettività e di efficienza meccanica, ultimo fondamento e pietra angolare del calcolo, ma anche causa di inevitabili pregiudizi e travisamenti.
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- Pagine: 186
- Data di uscita: 30-04-2018
Recensioni
Perché la scienza non ha potuto prescindere dagli algoritmi, e da quanto tempo il calcolo è entrato prepotentemente in ogni settore della nostra vita? Una delle domande che si pone l'autore, professore di Analisi numerica all'università di Tor Vergata, che dal mio punto di vista riesce a rispondere i Leggi tutto
Premetto che io sono (purtroppo) ancora abbastanza ignorante in materia, per cui non sarò in grado di giudicare dal punto di vista contenutistico quanto sia approfondita o spiegata bene la matematica di per sè in questo libro. Posso però dire che io ho trovato molto comprensibili anche tutti gli arg Leggi tutto
A tratti ridondante ma un bel libro dove teoria, storia e futuro si miscelano molto bene. [Adatto soprattutto ad un pubblico con una conoscenza medio-avanzata in ambito matematico]
Troppo filosofico per i miei gusti. Mi lascia alcune suggestioni che pero` non sono in grado di cogliere appieno. Interessante la bibliografia. Dichiaro apertamente di non aver capito niente di cosa voglia dire il titolo.
Una lettura non facile in alcuni punti e più adatta a un matematico che a un profano. Tuttavia le parti non espressamente matematiche contengono conclusioni molto ispiranti.
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