Sinossi
Nel 2003 il sergente Brian Turner è a capo di un convoglio di soldati nel deserto iracheno. Dieci anni dopo, a casa, accanto alla moglie addormentata ha una visione: come un drone sulla mappa del mondo, sorvola Bosnia e Vietnam, Iraq, Europa e Cambogia. Figlio e nipote di soldati, le sue esperienze si fondono con quelle del padre e del nonno, con i giochi da bambino e le vite degli amici caduti in battaglia. Così, tutti i conflitti si dispiegano sotto di lui in un unico, immenso, territorio di guerra e violenza. Nel 2003 il sergente Brian Turner diventa un poeta e quando, dieci anni dopo, la visione torna nella sue notti insonni, grazie alla poesia riesce a raccontarla così da accettarne la memoria - una memoria tanto grande che l'America non basterebbe a contenerla, e che sfrega l'anima fino a scorticarla. Liberata la nostalgia, la compassione e il desiderio di verità, "La mia vita è un paese straniero" racconta in diretta le azioni, le esercitazioni, i vuoti e i rumori, la paura e il coraggio, la tragedia e la gioia dei ritorni. E riconnettendo vita e poesia, orrore e morte, riesce a dire della guerra le parole che mancano, quelle capaci di riallacciare il filo del senso a quello del silenzio.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 196
- Data di uscita: 27-10-2016
Recensioni
Great book, probably the best on the growing shelf of writing by veterans of the Iraq and Afghanistan wars. As much poetry as memoir, My Life as a Foreign Country assembles a montage of fragments--images, memories, dreams--that communicate the multiple dimensions of experiences that are at the same
A metà tra il memoir e la poesia, e forse molto di più. La visione di Turner è potentissima: quella di un uomo che si porta dietro, costantemente, e dovrà infatti fare i conti con l'accettare questo carico, uno zaino pieno di ricordi e di uomini.
This shattering memoir describes clear as photographs the heat signatures of memory, the “shadows articulated by light.” It is terribly beautiful and the reverse, both. Shards of sentences fracture the consciousness. Turner tells us the pop-pop-pop of machine guns is patient and sounds sometimes lik Leggi tutto
Brian Turner’s memoir My Life as a Foreign Country is a profound and compassionate meditation on the pain and confusion of war. Its impact deserves commendation beside such classics as Tim O’Brien’s The Things They Carried and Philip Caputo’s A Rumor of War . With vivid musings and mesmerizing insigh Leggi tutto
While I was fortunate to never have seen combat, I was a soldier. My first orders sent me to South Korea where, at 22-years-old, I led my first platoon. What Brian has done here is to paint the soldier's canvas in such an honest, visceral, emotional way that lends itself to a level of understanding
"Forse il punto non è tanto che è difficile tornare a casa, quanto che a casa non c’è spazio per tutto quello che devo portarci. L’America, smisurata ed estesa da un oceano all’altro, non ha abbastanza spazio per contenere la guerra che ognuno dei suoi soldati porta a casa. E anche se ne avesse, non Leggi tutto
The writing is incredibly powerful and I’ll have to give it another read-through when I really have time to savor it.
I wanted to read this memoir because it was recommended to me by one of my favorite memoir writers, Kelle Groom. Like Turner, Groom published a couple books of poetry before publishing a memoir and we can see the lyric DNA here in both books' bones. The similarities between the two memoirs do not en Leggi tutto
Citazioni
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