Sinossi
In quarant'anni l'Italia ha perso quasi per intero la propria capacità industriale, che sarebbe azzerata se dovesse cadere anche l'industria dell'automobile. Se non troverà modo d'inventare una politica industriale adeguata, sarà presto collocata nel novero dei paesi semi-periferici del sistema mondo. Anche se dovesse mantenere in loco qualche stabilimento di produzione, tutte le decisioni in merito all'occupazione, alle retribuzioni, a cosa si produce e a quali prezzi, ai prodotti che entrano nelle nostre case e conformano la nostra vita, saranno prese altrove.
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- Pagine: 106
- Data di uscita: 03-06-2003
Recensioni
Ho lavorato in Olivetti per anni e l'ho vista pian piano morire. Vien da piangere e da incazzarsi, quante eccellenze, quante belle teste buttate allegramente nel cesso. Ma loro, loro sono ancora qui e inciampi nei loro nomi più o meno ogni giorno.
Un libro impietoso, da leggere assolutamente per avere un'idea dello stato del nostro paese.
Indice dei nomi: Allocchio Bacchini, Autobianchi, Autovox, Brion-Vega, Caproni, Geloso, Innocenti, Minerva, Montecatini, Officine Reggiane, Olivetti, Seleco, Synudine, Voce del Padrone. Se questi nomi vi dicono ancora qualcosa, non potete perdere questo viaggio tra le occasioni perdute dell'industria Leggi tutto
...In Italia il governo avrebbe atteso fino al 1977 prima di autorizzare la Rai a effettuare trasmissioni a colori per il pubblico, giusto dieci anni più tardi [rispetto al resto d'Europa]. Gli storici della televisione includono tra i fattori di un simile ritardo le pressioni dell'industria automobi Leggi tutto
Un libro forse datato ma che offre, tramite l'esposizione di casi-studio di parabole discendenti di settori dell'industria italiana, spunti purtroppo sempre attuali per comprendere le cause e le conseguenze dello stentato sviluppo economico del Paese.
Citazioni
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