Sinossi
Chi ha ucciso l'assessore alla cultura? Ma, soprattutto, chi salverà la grammatica? Cinque bizzarri personaggi, abilmente descritti, si uniscono per mettere in atto un grande disegno criminoso a difesa estrema di una lingua quotidianamente vilipesa, deturpata e ferita a morte. I congiuntivi vengono invertiti con i condizionali, i verbi intransitivi goffamente resi transitivi, i gerundi sfregiati, i sinonimi ignorati, i troncamenti confusi con le elisioni, i vocabolari abbandonati nelle cantine ammuffite. Reggenze errate, fastidiose sovrapproduzioni di avverbi, insopportabili diminutivi iperbolici. Espressioni trite e banali, frasi mangiucchiate, difettose, frammentate, incoerenti, prive di punteggiatura... I più si mostrano indifferenti al progressivo diffondersi della non-lingua; altri si indignano, limitandosi a contrarre le labbra in segno di disgusto; altri ancora - Dionisio e i suoi sodali, un analista sensoriale, un bibliotecario, un dattiloscopista della polizia e un professore di letteratura sospeso dall'insegnamento a tempo indeterminato - decidono di reagire, combattere, attuare il loro salvifico piano, costi quel che costi.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 321
- Data di uscita: 29-10-2014
Recensioni
Il voto esatto, per amor di fiscalità, sarebbe un 2.5. La mia opinione è andata variando col procedere della lettura: l'inizio mi vedeva entusiasta, ma ad ogni pagina che voltavo l'eccitazione calava. L'effetto della patina della bellezza fonica e anche visiva della prosa di Roscia sfumava sempre più Leggi tutto
Se l'obiettivo dell'autore era scrivere un'opera ambigua che funzionasse su più piani, dal saggio erudito al romanzo noir, dal manifesto letterario alla satira, l'impresa è riuscita non del tutto. Diciamo che questo libro fa un po' di tutto questo, ma lo fa piuttosto male su tutti i livelli, se non Leggi tutto
In sintesi è la storia di certi personaggi, così incavolati per la violenza che si fa sulla lingua italiana (nonostante quasi nessuno sia italiano) e così tronfi da darsi il nome di grandi grammatici/filosofi dell'antichità, che uccidono chi fa grossi strafalcioni. L'idea poteva essere originale ma s Leggi tutto
Ho adorato questo libro perchè è l esplicazione dei nostri pensieri . pensieri veloci scritti. pensavo fosse un libro lento borioso. Invece mi ha molto colpito. Roscia è inimitabile. Perché la sua non è solo una scrittura densa e controllata. È anche fresca. Ciò che leggi è esattamente come lo pense Leggi tutto
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. (Ho fatto tantissime ripetizioni, e sicuramente avrò scritto solo periodi sgrammaticati, questo romanzo mi ha messo un’ansia addosso…ahahahah Perdonatemi!!!) Ho comprato questo libro al BookPride di Milano, non conoscevo l’autore e nemmeno la casa edit Leggi tutto
Le premesse erano buone: chi non vorrebbe punire fisicamente gli autori di tante violenze sulla lingua italiana? Purtroppo col passare delle pagine diventa sempre più forte la sensazione che il romanzo sia solo uno strumento per fare sfoggio di cultura ed erudizione. Ho faticato a finirlo. Avrei dat Leggi tutto
Molto prolisso eccessivamente pedagogico. Vorrei sbagliare qualsiasi forma verbale dopo averlo letto. Esagerate reazioni che soprattutto non portano ad altro che a azioni che non cambiano la situazione. Ho messo due stelle perché la ricerca del lessico c'è stata.
La strage dei congiuntivi è e non è un noir ed è e non è un romanzo. Non del tutto, almeno. Quel che è certo è che racconta, servendosi di un linguaggio accurato e con un utilizzo attento e sapiente di argomenti e vocaboli, la storia di cinque improbabili personaggi impegnati nella lotta contro l'imb Leggi tutto
Un bel romanzo, avvincente, con personaggi ben caratterizzati, ben scritto anche se a volte un po' complesso da leggere; un giallo non giallo, un noir, non noir, un'opera in difesa della nostra lingua che, a fronte di una nobile origine e di una ancor più nobile ricchezza lessicale, è sempre più imp Leggi tutto
Il libro nelle intenzioni dell'autore avrebbe dovuto essere un noir ironico in cui alcuni paladini della lingua e grammatica italiane commettevano delitti verso chi le storpiava. L'idea era pure carina, ma l'autore ha inserito una serie di lunghi sproloqui e note a pie' di pagina per allungare il bro Leggi tutto
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