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Sinossi
"Le montagne della follia" di Howard Phillips Lovecraft racconta il catastrofico esito di una spedizione nelle profondità inesplorate del continente antartico. Farnsworth Wright rifiutò di pubblicare l'opera su "Weird Tales" perché, a detta dell'editore, troppo lunga. L'orrore, per stereotipo, necessita di poche molecole di azoto, di respiri corti, mutili, di un sentimento di morte improvvisa accompagnato da brevi, fulminanti agonie: chi potrebbe sopportare uno spavento protratto oltremisura nel tempo? E invece tra le montagne della follia l'eco della paura si centuplica di grotta in grotta, e la resistenza dei personaggi e del lettore è spinta al limite della sopportazione. Il Saggiatore ripropone questo classico in una traduzione finalmente completa, che rifugge la tentazione di ricondurre a una mal compresa «piacevolezza» lo stile ossessivo, tassonomico, rituale di Lovecraft. Nella sua prosa l'orrore opera sempre nella stanza accanto, senza fare ostaggio di testimoni oculari; riempie le tubature e si riverbera fonicamente tra le pareti (Tekeli-li! Tekeli-li!), in un linguaggio nero che esisteva già prima del linguaggio umano e della parola, e che l'uomo non può decifrare; emana miasmi intollerabili e sconosciuti; lascia tagli ed escoriazioni ovunque. Ma non si vede. O almeno, non si vede mai del tutto: si cela nei cunicoli, dietro rocce cadute, al fondo di abissi glaciali. Così si compone il paesaggio delle "Montagne", dipinto da un pittore alieno: in un simile sacro bosco, sovrumano, dove catene montuose di ardesia precambriana si alzano fino all'orlo inimmaginabile del pianeta, l'uomo diventa cacciagione, preda, o addirittura campione scientifico da sezionare e notomizzare, crudamente, come un esemplare di animale raro appena scoperto. La geografia antartica descritta da Lovecraft, però, è anche e soprattutto una geografia interiore, di certe latenze oniriche castrate dal meccanismo di rimozione, in cui una potenza cosmica anteriore al Cretaceo o all'Eocene - e a qualsiasi categoria temporale postulabile dall'umana ragione - imperversa originando forme inaudite, abissi impercorribili, vette impossibili da scalare. E agguanta e annichila tutto ciò che le si para davanti.
- ISBN:
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- Pagine: 206
- Data di uscita: 11-01-2018
Recensioni
Imagine: Your friend goes to Antarctica with a team of scientists and discovers the remains of a before-the-dawn-of-time alien civilization AND then finds the ripped up bodies of some team members lying around AND then was chased by the lost alien forms. Cool. Except, your "friend" doesn't want to t Leggi tutto
I used to defend Lovecraft's reputation, arguing that he'd suffered the same fate as fellow pulp author Howard : that later writers, hoping to profit off of his name, put it on the cover of all sorts of middling short story collections--cliche and badly-written stuff that (if the reader is lucky) mig Leggi tutto
Cosmic horror at it´s best, silently researching, cave climbing, more and more frightened protagonists stumbling in the face of the old, immortal evil lurking out there, somewhere, always hungry, watching, never sleeping. Madness and genius go hand in hand and it would be unfriendly to say that it´s Leggi tutto
Ο Χ. Φ. Λάβκραφτ είναι ένας και μοναδικός. Άρχοντας της φαντασίας και δημιουργός οραμάτων σε έναν κόσμο καταδικασμένο στο χάος του διαστήματος και τα προανθρώπινα δαιμόνια. Σε παντοτινές και προϋπάρχουσες δυνάμεις του φρικαλέου και του ανεξήγητα μεταφυσικού και σκοτεινού υλιστικού χάους. Ο κοσμικός τ Leggi tutto
I really wanted to like this because H.P. Lovecraft is likable as a person and I know he's so influential in horror but I couldn't do it. The story is well written and original but the writing style was so dry and boring because it's a scientist recording their expedition that I had to drag myself t Leggi tutto
A TRAGIC HOMECOMING And so we slept for a million millennia, on the edge of our great city. So close and yet so far! Why were we outside of our fair city, our families and companions mere steps away? The reasons are lost in time. And as we slumbered, our tropical paradise became a land of neverending Leggi tutto
At the end of his voyage, Arthur Gordon Pym of Nantucket reaches a strange land on the edge of the Antarctic, where people have black skin, red teeth, and where water flows more thickly and shows multicoloured veins running through it. Shortly after, as Pym penetrates farther south into a chasm of i Leggi tutto
Mr. William Dyer is the brave leader of an important though arduous scientific expedition, (set in the early 1930's ) from Miskatonic University, what you never heard of it ( I haven't either)! Researching the remote frozen Antarctic continent in the summer time when balmy temperatures soar above ze Leggi tutto
Citazioni
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