Sinossi
Le lettere sono altrettanto fondamentali delle opere creative di un poeta che visse appena il tempo di scrivere cinque tra le più grandi odi che la nostra tradizione conosca. Non sono state soltanto la registrazione - dal tono modesto, colloquiale, spesso affrettato dall'abbandono - del dialogo che Keats intrattenne fra il 1817 e il 1820. Sono più segretamente, e a un più devoto sguardo, la testimonianza esemplare di una meditazione sulla poesia cui la vita di Keats interamente si dona. Nell'accelerazione di un precoce destino, Keats non conosce serene distinzioni tra la vita e l'opera, sì che scrivere la vita e vivere la poesia in lui sono, singolarmente, 'la stessa cosa'. Prefazione di Antonio Prete.
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- Pagine: 235
- Data di uscita: 03-03-2016
Recensioni
“A thing of beauty is a joy forever", il primo verso dell'Endimione di Keats si applica perfettamente a questo epistolario (la cui importanza e valore letterario è spiegata ed analizzata molto bene da Nadia Fusini, che ha curato questa raccolta, ed Antonio Prete, rispettivamente nel breve saggio int Leggi tutto
Citazioni
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