Sinossi
Dove vorresti essere con un milione di euro in più e parecchi anni in meno? Un figlio, il ritorno a casa, la partita finale con la sua famiglia. E quell'ossessione che lo muove da sempre: la vita non è avere di più, è rischiare per avere tutto. Un romanzo tesissimo e profondo sulle passioni che ci rendono vivi, sugli amori mai dimenticati, su chi scrive il proprio destino dando fuoco all'anima. Sui padri e le loro eredità nascoste. I gabbiani a Rimini non urlano mai. In nessuna stagione dell'anno, neanche quando Sandro torna a casa dopo aver vissuto a Milano, e trova suo padre con la testa sempre più dura. Neanche quando passano i mesi e si accorge di essere rimasto lì con lui per affrontare la loro partita più grande, facendo un vecchio gioco: dove vorresti essere con un milione di euro in più e parecchi anni in meno? Da giovane Nando Pagliarani aveva il torace da nuotatore e un destino interrotto. Ha lavorato sui bus turistici, fatto il ferroviere, posseduto il bar America, ma l'unica voce che dovrebbe esserci sul suo documento d'identità è: ballerino. Perché lui e sua moglie hanno ballato come diavoli, in tutte le competizioni della riviera romagnola. Ballavano per vincere. Anche a Sandro piace vincere, è una malattia di famiglia. Ma la sua danza è pericolosa. Le prime volte al tavolo da gioco era lui il tizio da spennare, poi è diventato lo sbarbato da tenere d'occhio. Quel che è certo è che prima aveva un lavoro stabile e programmava con Giulia un futuro. E adesso? Cos'è rimasto a Sandro, che voleva avere tutto? Cosa rimane a ciascuno di noi, ogni volta che sfidiamo la fortuna? Marco Missiroli firma il suo romanzo più potente e maturo, raccontando la febbre di un giovane uomo pieno di slanci e difetti, di una città di provincia che vive alla grande solo una stagione all'anno, di una famiglia arsa dall'amore e dalla smania.
- ISBN: 8806253336
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 168
- Data di uscita: 27-09-2022
Recensioni
La densità del mondo Sono al terzo Missiroli: avevo fatto da scudo per i suoi Atti Osceni, mi aveva perplesso la sua Fedeltà ed esco con scarsa convinzione da Avere tutto. Innanzi tutto la scelta narrativa di intervallare episodi presenti e passati spaziando i paragrafi, miscelando il flusso a propr Leggi tutto
Se parlare di un libro di Missiroli mi sembra sempre difficile, farlo di questo mi risulta impossibile. L’impressione è stata - come al solito, quella di mettere le mani in un terreno così tanto “conosciuto”, condivisibile (come le pubblicità di Sandro) e quasi prevedibile, e trovarmele piene di una Leggi tutto
Una scrittura matematica, quasi spoglia, che racconta per immagini – micidiali per chi ci è passato, comunque vivide per chi no – la malattia e la morte di un genitore. Quando ti senti sospeso tra tutta quella vita passata che chiede di essere onorata perché sta scivolando via e tutta la tua vita pr Leggi tutto
Una sera di ottobre, sei seduto al tavolo, vinci o perdi?
Ha il suono di un vecchio giradischi, questo romanzo. Quando lo fai partire e la puntina si appoggia alla superficie e sfrigola e graffia e fa quel suono accartocciato e caldo che sa di infanzia. Malinconico e familiare, come la naftalina, le foto in bianco e nero e l'orzo solubile. Rassicurante com Leggi tutto
Chiamatemi insensibile, ma questo libro per me non è stato la lettura imperdibile che mi aspettavo. I continui flashback e i parallelismi mi stancavano e non mi lasciavano con la voglia di girare pagina. In più ho trovato noioso il fatto di avere esclusivamente due personaggi, ma mi dico che per esem Leggi tutto
«Non poterlo ancora piangere e piangere per questo.» Quando un autore matura, si sente: rimane fedele a sé stesso, ma le parole sono più taglienti. Le leggi e non puoi fare a meno di chiederti: ma come fa, lui, a sapere queste cose di me? Come fa a vedere la realtà con questa chiarezza e a poi mette Leggi tutto
Il gioco è bello quando dura poco Missiroli torna con la scrittura che mi era piaciuta in Fedeltà , torna nella sua natìa Rimini ma senza abbandonare Milano, torna con storie di demoni interiori e genitori saggi. Le coordinate sono le stesse, forse per dare ai lettori quel senso di bentornato a cas Leggi tutto
È il terzo Missiroli che leggo e che non mi piace. Ahimè inizio a pensare che non sia per me. Interessante che abbia scritto un libro sul rapporto con il padre, ma l’ho trovato abbastanza insapore e superficiale.
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