Sinossi
Campo di concentramento di Natzweiler-Struhof sui Vosgi. L'uomo che vi arriva, una domenica pomeriggio insieme a un gruppo di turisti, non è un visitatore qualsiasi: è un ex deportato che a distanza di anni è voluto tornare nei luoghi dove era stato internato. Subito, di fronte alle baracche e al filo spinato trasformati in museo, il flusso della memoria comincia a scorrere e i ricordi riaffiorano con il loro carico di dolore e di rabbia. Ritornano la sofferenza per la fame e il freddo, l'umiliazione per le percosse e gli insulti, la pena profondissima per quanti, i più, non ce l'hanno fatta. E come fotogrammi di una pellicola, impressa nel corpo e nell'anima, si snodano le infinite vicende che parlano di un orrore che in nessun modo si riesce a spiegare, ma insieme i tanti episodi di solidarietà tra prigionieri, di una umanità mai del tutto sconfitta, di un desiderio di vivere che neanche in circostanze così drammatiche si è mai perso completamente.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 280
- Data di uscita: 24-01-2008
Recensioni
È difficile trovare un aggettivo che caratterizzi al meglio il memoir di Pahor. Eccezionale, straordinario sembrano irriverenti, dato l’argomento, ma allo stesso tempo sono riduttivi. Pahor è un sopravvissuto. Porta dentro di sé, come gli altri deportati in un campo di concentramento, il marchio dell Leggi tutto
4.5 stars Boris Pahor is a Slovenian man. When he was born, Slovenia was part of Austria-Hungary, but it would eventually become Italian territory during the First World War. By the Second World War, Pahor was fighting for the Italians, but would then join an alliance with his fellow Slovenians to re Leggi tutto
Che altro aggiungere? Dolore, sgomento, vergogna, rabbia, incredulità, raccapriccio, silenzio. E poi ancora tenerezza, umanità, perdono, poesia, parole. Per non dimenticare mai. Questo, invece, il mio feedback di qualche giorno fa nel commento di @Orsodimondo: Mi sono trovata a pensare a Boris Pahor non Leggi tutto
Negli ultimi mesi (probabilmente nel periodo intorno al Giorno della Memoria, grande must per questo genere) ho beccato in libreria diversi romanzi che hanno la pretesa di raccontare esperienze "straordinarie" nei campi di concentramento: pianisti e pianiste, sarte, violinisti, fotografi, dentisti,
I've always believed that we should learn from history so as not to repeat the horrors of our past. Sometimes, I find it important to read a book that completely immerses me in such insanity. It is hard to give a book about the Holocaust five stars, I certainly cannot say I "liked" it. Necropolis is Leggi tutto
I think it's essential for someone to understand that this is not a work of fiction. Sure, Boris Pahor studied italian literature but this does not mean that what's exposed here with an amazing detail and with some literary attitude of sorts, with the 20th century italian influence is any less real. Leggi tutto
Citazioni
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