Sinossi
Questa è la storia di un ragazzo che non ha mai avuto la sua età. Non ha neanche un nome, e per comodità lo chiameremo Zero. In realtà non ha mai avuto nulla. Perché la sua è una vita tutta in sottrazione, che ha sempre tolto e ha dato poco. Zero non ha cittadinanza, non ha madre, non ha soldi, e non si concede neanche il lusso di pensare al futuro. Zero ha dovuto capire in fretta che certe cose non si possono chiedere ai genitori, che ciò che è giusto non è patrimonio di tutti. Perché la vita non ha nessun obbligo di darti quello che credi di meritare e non lo ha nemmeno chi ti ha messo al mondo. Gli anni di Zero, dai sette ai diciotto, i capitoli che scandiscono il romanzo, sono duri, sono anni che hanno il sapore della povertà e della periferia. Ma sono anche anni passati ad attraversare strade in bici, con il cellulare attaccato a una cassa per permettere agli altri di sentire la musica. In piedi sui pedali, a ridere in mezzo alla via. Pomeriggi a giocare a pallone, a sperimentare il sesso e a bruciarsi per amore. Sono anni passati in quartiere consapevoli però che l'unico modo per salvarsi e garantirsi un futuro è andare via perché se nuoti nel fango, alla fine ti sporchi. Ma quello che c'è fuori fa paura. Ci sono gli sguardi indiscreti sui bus, le persone che tengono più stretta la borsa quando ci si avvicina, le ragazze che aumentano il passo e cambiano strada quando ti incontrano. C'è un Paese che non ti riconosce, gente che non si ricorda che essere italiani non è un merito ma un diritto. Fuori c'è la frase che ti ripeteva sempre la mamma e che ti rimbomba in testa "i bianchi nei neri ci vedono sempre qualcosa di cattivo". Ma di Zero ce n'è uno, nessuno e centomila e con Non ho mai avuto la mia età Distefano ci regala uno spaccato dell'esistenza di tutti quegli Zeri che con la vita si sono sempre presi a pugni in faccia, consapevole che ce la devi fare sempre anche quando non ce la fai più.
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- Pagine: 207
- Data di uscita: 22-05-2018
Recensioni
Arte. Lo devo rileggere perché ormai sono passati tanti anni, però è arte. Di questo mi ricordo.
Ho sinceramente apprezzato quest'opera di Distefano, la quale tratta di un argomento molto importante - il razzismo - in maniera semplice e diretta, tramite Zero. Il giovane Zero ci racconta passo per passo la sua vita, dandoci l'opportunità di entrare nel suo mondo, di metterci nei suoi panni e viv Leggi tutto
Finito. La lettura di questo libro mi ha lasciato una sensazione di vuoto. È come se l'autore non avesse coraggio ad andare a fondo delle cose, a scavare dentro di esse e affrontare gli scheletri (o fantasmi). Parla di razzismo, del rapporto turbolento prima con la madre e poi con il padre, del primo Leggi tutto
Si parla spesso del razzismo, ma leggerlo in prima persona ti ci fa immergere dentro. Ovviamente dato l’argomento è stato a tratti pesante e triste, ma d’altronde un libro è scritto bene quando ti suscita emozioni, positive o negative che siano. Purtroppo non mi è piaciuto il modo in cui si è parlat Leggi tutto
Una scrittura semplice e scorrevole Ho apprezzato tanto questa lettura per il modo in cui tratta argomenti difficili Un punto di vista innocente su una dura realtà che ha cambiato e fatto crescere intere generazioni Consiglio la lettura!
Citazioni
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