Fermate il capitano Ultimo!
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Sinossi
Il racconto dell’uomo che ha arrestato Riina e che per vent’anni ha fatto tremare i palazzi del potere.
Fino a quando il potere si è vendicato.
Colonnello Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo:
“Ho un solo talento: organizzare la lotta e scegliere gli uomini.
I miei sono stati il miglior gruppo investigativo.”
“Se arresti zingari e tossici va bene,
di più no perché diventi un pericolo per le lobby e cominciano i guai.”
“L’idea base è che il nostro non è un lavoro,
non ha niente a che fare con i tempi e i ritmi del lavoro.
Il nostro è un combattimento che comincia un giorno all’alba e non sai quando avrai finito.”
“Dopo le inchieste sulla Lega, su Finmeccanica e sulla Cpl Concordia, l’ordine era di fermarmi. L’hanno fatto.”
“C’è un sacco di gente che fa il carabiniere per avere un po’ di potere.
Io l’ho fatto per la ragione opposta, restituirlo alla gente,
seguendo un solo principio, quello che la legge è uguale per tutti”.
È la biografia in prima persona singolare di Ultimo, il colonnello Sergio De Caprio, l’uomo che ha arrestato Totò Riina. È il racconto collettivo dei suoi uomini – Vichingo, Arciere, Omar, Petalo, Pirata, Alchimista –, i suoi cento investigatori invisibili che hanno indagato su mafia, ’ndrangheta, camorra, corruzione a Milano, a Palermo, a Napoli, ma anche nei palazzi del potere, da Finmeccanica allo Ior, la banca vaticana, passando per la Lega. È l’avventura di un carabiniere condannato a morte da Provenzano e Bagarella, che ancora oggi vive clandestino. E che negli anni ha subito i sospetti e i teoremi confluiti nel processo Trattativa Stato-mafia. Un processo che Ultimo considera un clamoroso fraintendimento della verità, che finisce per attribuire – agli occhi della pubblica opinione – la responsabilità delle stragi allo Stato anziché “ai macellai della mafia”. È un giallo politico. Il racconto di un assedio e di una rappresaglia del potere che ha usato le inchieste Cpl Concordia e Consip per concentrare contro di lui il fuoco della disinformazione.
Protagonisti: politici di destra e di sinistra, Matteo Renzi, uomini del Csm, i vertici della Difesa e dei carabinieri. Una trappola che è riuscita a imprigionarlo in un incarico senza ruolo e senza scopo, senza uomini e senza scorta, nell’ultimo ufficio in fondo a un corridoio della Forestale. Da dove è pronto a ricominciare.
- ISBN: 8832961989
- Casa Editrice: Chiarelettere
- Pagine: 240
- Data di uscita: 23-05-2019
Recensioni
Un racconto diverso da quelli prevalenti sul rapporto tra mafia e potere istituzionale. La trattativa Stato - Mafia non c’è per il semplice assunto che la Mafia è più forte e non tratta con nessuno. Ciò ovviamente non esclude , anzi rafforza l’ipotesi di una diffuso coinvolgimento delle istituzioni Leggi tutto
Ho collezionato rabbia, frustrazione, indignazione, impotenza, il tutto accerchiato da innumerevoli sfumature e combinazioni delle stesse. Ah, e condito da sana e robusta vergogna. Non esistono vocaboli adeguati per circoscrivere gli schifosi che annaspano tra potere, soldi e politica, così vigliacch Leggi tutto
Storia incredibile che rispecchia le contraddizioni del nostro paese. Un abile e capace carabiniere che ha fornito prove inconfutabili a tante inchieste oltre ad essere il comandante della brigata che ha arrestato Totò Riina, messo alla gogna e reso inoperativo dal potere politico e dalle alte gerar Leggi tutto
Storia del capitano ultimo completa al 100%, un libro da leggere di cui ci si appassionerà sicuramente.
Per un carabiniere come me un libro del genere è la giusta dose di motivazione che ti aiuta e ti istruisce su cosa vuol dire essere un carabiniere, sulle gratificazioni e i rischi che comporta.
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