Sinossi
Maestro e alfiere della musica, direttore intransigente e guida visionaria capace di ammaliare le platee di tutto il mondo: Arturo Toscanini, il più influente direttore d'orchestra del XX secolo, ha incarnato con la propria vita e la propria carriera il genio incandescente del panorama musicale globale. Dal Teatro alla Scala di Milano al Metropolitan di New York, ha diretto le prime mondiali di opere come "Pagliacci", "La bohème" e "Turandot", e prime italiane di Wagner, e Cajkovskij e Debussy, e ha collaborato con voci indimenticabili, da Enrico Caruso a Renata Tebaldi. Sempre guidato dalla convinzione che la musica non fosse qualcosa di «immobile», ma che esigesse una visione forte, assoluta, in grado di permeare ogni piega del proprio tempo, per farsi di quest'ultimo non un riflesso ma uno strumento di resistenza e avanguardia. "Toscanini" di Harvey Sachs è una lente che mette a fuoco i lati più intimi della sua vita. Ne affiora una generosità sconfinata, un amore critico ma puro per l'umanità, un temperamento esplosivo e illuminato dal coraggio. Sempre disposto ad aiutare gli amici e chiunque avesse bisogno anche a costo di rinunce personali, Toscanini fu in prima linea contro il fascismo e l'incalzare dei sentimenti nazionalisti, come quando nel 1931 venne picchiato perché si rifiutò di eseguire a Bologna l'inno fascista "Giovinezza" oppure quando volle inaugurare, viaggiando a proprie spese, un'orchestra di musicisti ebrei fuggiti in Palestina a metà degli anni Trenta. Pagine di vita scovate e raccolte da Harvey Sachs in quest'opera monumentale in cui si riversano gli archivi della famiglia Toscanini, tra lettere, fotografie inedite e documenti per molto tempo rimasti inaccessibili. Vi si scoprono le letture amate, tra le quali trovano posto Byron e Leopardi, Shelley e Dante, Shakespeare e Carducci, e si animano gli abbracci fraterni con Debussy a Parigi, i battibecchi con Richard Strauss, aneddoti dell'amicizia con Puccini, l'amore radicale e irrequieto per la propria famiglia. "Toscanini" narra una storia in cui la vita privata e la celebrità internazionale del grande direttore si confondono fino a smarrire le linee di demarcazione, e la verità dell'uomo si rivela profondamente più interessante della leggenda consegnata ai posteri.
- ISBN:
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- Pagine: 1198
- Data di uscita: 11-10-2018
Recensioni
Harvey Sachs's second Toscanini bio is no mere reworking of his 1978 version. Rather, this doubtlessly definitive work was augmented by 1,500 of the Maestro's letters (discovered in 1992), 100+ audio tapes of conversation (recorded sereptitiously by his son), previously unreleased archival material
Toscanini had a fascinating life. That part I loved. The blow-by-blow of seemingly every concert he ever gave, not so much. It's too much detail, and ends up obscuring the grander sweep of his life story.
Arturo Toscanini “was able to memorize scores after a single reading, he could do the same with poetry, plays, opera libretti – virtually anything.” He could sightread a piece and then remember it. Cello was his instrument but on piano he could “play even the most complex orchestral scores at the ke Leggi tutto
Toscanini – Musician of Conscience, is obviously a labour of love for Harvey Sachs, who must have devoted many years in researching and writing the present volume. This is an important book that should be read by many. Sachs’ book is more than a mere life story of a great musician, but also a glimps Leggi tutto
Arturo!
Bravo!
Not being a music scholar I tend to review large biographies like this more on their ability to engage me in subjects' lives and times more than a consideration of the merits of the author's work from an academic point of view. This book was extraordinarily successful in this sense. I found myself g Leggi tutto
Citazioni
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