Sinossi
Baciati dalla fortuna (niente neve, poca pioggia) e sfruttando la luce delle lunghissime giornate di maggio, Claudio Giunta ha preso appunti, Giovanna Silva ha scattato le foto, e insieme hanno fatto il giro dell'Islanda, da Reykjavik a Reykjavik, con varie deviazioni fuori dal percorso della Route 1, su strade piuttosto accidentate, per vedere posti che "sentivano" (a ragione) di dover vedere. Alla fine, sulla carta è rimasto: (1) un certo numero di immagini, più che altro immagini di una solitudine che può apparire sinistra ma che è invece, a starci dentro, addirittura euforizzante: non solo lava, cascate e ghiacciai ma anche centrali elettriche perse in mezzo al niente, cimiteri di campagna, una base della NATO che ha chiuso i battenti e si sta trasformando in un pezzo del paesaggio; (2) la traccia dei colloqui con un numero sorprendentemente alto di persone interessanti (nella geografia umana esiste un indice della "densità di persone interessanti"? Se esiste, l'Islanda sta in cima alla classifica); (3) un tentativo - anzi più tentativi - di risposta alla domanda: perché mai uno, venuto al mondo venti paralleli più a sud, dovrebbe amare l'Islanda?
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 178
- Data di uscita: 31-01-2015
Recensioni
Un resoconto di viaggio inusuale, non si presenta come una guida, tant’è che per sua fortuna non è asettica, ma procede per narrazione personale e reportage. L’Islanda abitata, utile, è una manciata di sassi, il paesaggio nella sua essenzialità assorbe tutto il resto, anche i minuti villaggi spesso Leggi tutto
Un libro sull’Islanda che include memoir di viaggio (interessante e divertente, Giunta è un simpaticone), belle foto, critica a un importante romanzo islandese e consigli per ristoranti, alloggi e quant’altro. Davvero molto bello!
Dopo “Il libro dei vulcani d’Islanda” e rimanendo nello stesso spirito di mettere energia e motivazione a un mio eventuale futuro viaggio da quelle parti mi sono letto con grande interesse quest’altro volume, scritto da Claudio Giunta, il critico letterario di cui recentemente ho letto “Come non scr Leggi tutto
(…) e vi ricorderete di quando da bambini, sul sedile posteriore dell’auto di famiglia, non volevate arrivare mai: vi ricorderete che il semplice andare dal luogo A al luogo B può essere un fine in sé, non un mezzo, se l’ambiente che attraversate asseconda il movimento. L’Islanda lo asseconda. Nell’i Leggi tutto
Se c'è interesse per l'Islanda, bellissimo. Se non c'è, bellissimo. Le scelte formali dell'edizione contribuiscono molto, ma quelle contenutistiche sono il vero punto forte. Io il pallino per l'Islanda ce l'ho, ma l'anima di questa collana mi ha convinto a leggere anche della Grecia e dell'Etiopia. Leggi tutto
Leggendo questo libro ho dimenticato l’entusiasmo retorico dei fan dell’Islanda e scoperto un modo diverso e più sfaccettato di approcciarsi a questo viaggio. E ora veramente non vedo l’ora di partire.
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!