Sinossi
Susanna Marino, una studentessa squattrinata laureata in cinema, viene incaricata da un misterioso collezionista torinese di ritrovare una preziosa pellicola degli anni Venti, scomparsa durante l'occupazione nazista. Il regista è l'ungherese Károly Lajthay, il titolo "Drakula halála". Si dice infatti che sia questo, e non il "Nosferatu" di Murnau, il primo film in cui compare il personaggio di Dracula di Bram Stoker; nessuno però è mai riuscito a trovarlo, o, se l'ha fatto, non l'ha potuto raccontare. La pellicola pare infatti maledetta, e una mano misteriosa uccide chiunque tenti di venirne in possesso. Una volta giunta a Budapest, Susanna dovrà muoversi in una città dalle atmosfere espressioniste, tra tetti acuminati e oscuri sotterranei, in mezzo a cacciatori di pellicole privi di scrupoli, poliziotti sospettosi e ambigui musicisti noise, lungo una pista di sangue che affonda le radici in un tragico passato.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 254
- Data di uscita: 01-03-2018
Recensioni
Ci risiamo: si parla di cinema e di vampiri; siamo addirittura in Ungheria, niente meno, e c'è pure gente abbigliata alla gothic; la protagonista è un pianto, ma ormai è un must dei gialli di questo secolo e dobbiamo farcela piacere. Però lo svolgimento è la fiera dell'improbabile! Non riesco a farmi Leggi tutto
Questa scrittrice di noir ha stoffa da vendere. Brava!
Avrei dato almeno 2,5, ma Goodreads non permette i mezzi voti, e 3 stelle mi sembravano troppe. Tutto quel buio fa parte di una saga che ha come protagonista Susanna Marinelli, ma il libro funziona benissimo anche letto da solo (io non ero a conoscenza dei libri già usciti, ma non ne ho sentito la ma Leggi tutto
…Ai fasti ed ai chiaroscuri della Belle Époque si alternano le atmosfere visivamente espressioniste della narrazione contemporanea e frammenti onirici che fanno da sfondo ad un racconto vivace, punteggiato di intriganti citazioni che si traducono in un filo sottile che lega un’oscura perduta pellico Leggi tutto
La cacciatrice di pellicole "perdute" è sempre molto interessante da leggere. Ho leggermente preferito "Viola", ma è comunque intrigante il modo di scrivere della Astori.
Mi chiedo come possa avere recensioni così alte.
Citazioni
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