Sinossi
Il termine "idioti" del titolo non è un insulto gratuito. È da intendersi nel senso etimologico di "circoscritti", "localizzati", "irretiti", "prigionieri nel web". È sempre più tardi di quanto si crede. Ora anche i periodici a grande tiratura (si veda "Newsweek" del 13 luglio 2012) i fini dicitori del giornalismo salottiero e i compunti maggiordomi del potere quale che sia, i vati dell'ovvio e gli specialisti dell'aria fritta se ne vanno accorgendo. Un'intera generazione - come da almeno trent'anni vado documentando - appare nello stesso tempo informatissima di tutto, comunica tutto a tutti in tempo reale, ma non capisce quasi nulla e non ha niente di significativo da comunicare. È una generazione al macero, appesa agli schermi opachi di TV, Internet, Facebook, Youtube, destinata all'obesità catatonica e alla lordosi sedentaria. La stessa molteplicità e eterogenea abbondanza delle informazioni la deforma, la fagocita, le impedisce di stabilire una propria tavola di priorità.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 104
- Data di uscita: 01-01-2012
Recensioni
Questo agile saggio risale al 2012 (ho acquistato la sesta edizione, pubblicata nel 2016), ma è attualissimo. L’ho letto in un fiato, nemmeno fosse un thriller. C’è, comunque, di che spaventarsi… Nella prefazione, Ferrarotti afferma “Nessun dubbio sulla velocità delle comunicazioni, sulla loro moltep Leggi tutto
Citazioni
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