Sinossi
«Uno scrittore scrive quello che può, un lettore legge quello che vuole», disse una volta Jorge Luis Borges. Intendeva che il lettore gode di una libertà che allo scrittore è preclusa: libertà di immaginare e di imparare, certo, ma anche libertà di leggere o non leggere un libro, di decidere cosa è o non è un classico, di ignorare le mode o gli obblighi di lettura. Un lettore o è libero o non è. Forse non è eccessivo definire Alberto Manguel, scrittore, traduttore, critico, direttore della Biblioteca nazionale argentina, il «lettore definitivo». E infatti nel corso di una vita intera dedicata ai libri ha costruito una biblioteca personale di oltre 35.000 volumi. Ma cosa succede quando si ritrova a dover traslocare dalla sua casa nella Loira a un piccolo appartamento newyorkese? Succede che deve scegliere quali volumi portare con sé e quali lasciare in un deposito, passarli in rassegna, uno dopo l'altro, e ascoltare la loro voce. La biblioteca di Manguel, a parte una manciata di esemplari, non possiede volumi particolarmente rari: è composta tanto di umili tascabili quanto di volumi rilegati in pelle, di novità luccicanti e di malconci libri che si porta dietro in ogni trasloco fin da quando era bambino, libri belli e libri brutti. Il fatto è che i libri raccontano tutti una storia. Non solo quella che c'è scritta dentro (che a volte non è nemmeno la più importante), ma quella che si portano dietro. Perché ogni biblioteca è un luogo di memoria: sugli scaffali si succedono non solo i volumi ma anche il ricordo di quando leggemmo quel determinato testo, la città in cui l'abbiamo comprato, la persona che ce lo consigliò, il piccolo o grande dolore che quella lettura ha saputo lenire. Una libreria è una collezione di malinconie e di gioie, un repertorio di persone amate o dimenticate, un tributo alla speranza (o all'illusione) che quell'inerme massa di carta possa in qualche modo restituirci l'immagine degli individui che siamo. Così, mentre imballava la sua biblioteca e ne ascoltava la voce, Manguel ha scritto questa luminosa elegia con «dieci digressioni» che è tanto un diario di letture quanto una meditazione appassionata e urgente sulla lettura nel tempo presente; un'autobiografia e una riflessione sull'importanza delle biblioteche pubbliche e delle librerie per cucire insieme il tessuto civile di una comunità; una storia d'amore e di libertà degna di Eco e di Borges.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 128
- Data di uscita: 20-11-2018
Recensioni
”The discovery of the art of reading is intimate, obscure, secret, almost impossible to explain, akin to falling in love, if you will forgive the maudlin comparison. It is acquired by oneself alone, like a sort of epiphany, or perhaps by contagion, confronted by other readers. I don’t know of many m Leggi tutto
O carte compusă doar din digresiuni și din digresiuni la digresiuni. N-am reușit să-i găsesc un fir călăuzitor. Rezultă, totuși, că Manguel era amărît cînd a scris-o. Discursul lui are, firește, un ton elegiac. Dar faptul că în 2014 a trebuit să-și mute biblioteca (de 40.000 de volume) din Franța în Leggi tutto
قد لا يقوى الأدب على إنقاذ أحدٍ من الظلم أو مغريات الطمع أو مصائب السلطة. ولكنه ناجعٌ ومخيف من غير بدّ، ما دام كل دكتاتور، وكل نظام حكم شمولي، وكل ضابط مهدّد، يحاولون التخلص من الأدب بإحراق الكتب، بمنعِ الكتب، بالرقابة على الكتب، بفرض الضرائب على الكتب، بقلة إيلاء قضية محو الأمية أيّ اهتمامٍ يُذكر إ Leggi tutto
4,5* Porque, se toda a biblioteca é autobiográfica, então o acto de a embalar parece uma espécie de um auto-obituário. Mais uma vez, a ideia que eu fazia da escrita de um autor caiu por terra. Já tinha ouvido muitos elogios a Alberto Manguel, mas nenhum me convenceu e só pelo facto de ter um audioboo Leggi tutto
کتابی با هزار و یک عنوان! 1- سریع میروم سرِ اصل مطلب. نویسندهی 70سالهای که بالغ بر 35هزار جلد کتاب در کتابخانهی شخصی خود دارد، سعی کرده است به تبعیت از متفکرِ مکتب فرانکفورتیِ معروف، والتر بنیامین، گریزهای کتابی ماحصل از جمعآوری، برچیدن، کتابخانهی شخصیاش را با ما به اشتراک بگذارد. فقدانِ بزرگ، Leggi tutto
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!