Sinossi
Ai margini di una città assediata, distrutta, che è ieri ed è domani, è qui ed è altrove, vive qualcuno di nome Giovanni. La sua casa è sulla terra incendiata dal gelo, in una periferia esangue, accasciata sul relitto di un acquedotto romano nei pressi di una ferrovia morta. È la casa in cui Giovanni vive e il padre e il fratello muoiono. È la casa da cui Giovanni viene cacciato e da dove comincia un vagabondaggio tra tunnel, ruderi infestati da cani, carcasse di automobili e uomini spaventati. Uomini dominati da un ferino istinto di sopravvivenza, da un'insensatezza che è costruzione e sfacelo. È destino. Una voce lo segue e lo spinge a testimoniare la fine di un mondo che non smette di finire, perché l'assedio della città c'è sempre stato. La voce atona di un profeta retroattivo, priva di pathos, che registra la violenza senza un sussulto ma rimane ipnotizzata dalla materia; che parla da un buio e da un vuoto, nomina, è interiore e rimbomba nell'ovunque. La voce che accompagna Giovanni fra le macerie mentre uomini ciechi si divorano l'un l'altro, lo scorta fra incubi di bambini in fuga e supermercati saccheggiati, in una regione più scura del sonno, senza fame e senza vita. "Voragine" è un paesaggio metafisico, un'apocalisse di rottami, l'endoscheletro di un romanzo di formazione.
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- Pagine: 191
- Data di uscita: 25-01-2018
Recensioni
E dopo quei giorni altri giorni “E il cadere dei corpi nel niente del tempo. E i corpi che diventano niente. Racconta di vendette prive di odio. Racconta di unghie e denti bianchi pronti a spezzarsi negli urti e a sanguinare. Racconta di una ferocia che è organismo e linguaggio. Corpi che salgono e s Leggi tutto
Ho terminato questo libro con un senso di vuoto , come se mi mancasse qualcosa. La scrittura di questo libro , Voragine , è magnetica , ipnotica , a tratti poetica a tratti cantilena , proprio a sottolineare il senso di solitudine e delirio . Mentre il lettore percorre queste pagine non si accorge s Leggi tutto
Questo è un vero e proprio romanzo apocalittico, esordio dell'autore, che racconta un frammento della vita di Giovanni. Giovanni è un ragazzo di 21 anni che perde suo fratello e suo padre. Una volta che tre figure reclamano la sua casa, inizia il viaggio di Giovanni tra le rovine della città morta, Leggi tutto
Non è facile recensire, commentare una opera del genere, in quanto si tratta di un macigno, un pugno nello stomaco. Lo stile di Andrea Esposito è essenziale poiché dosa ogni parola e ogni frase esprime malcontento ed è un colpo in pieno petto. Le frasi sono quasi ridotte all'osso a testimoniare il s Leggi tutto
Leggerlo è come avere un pezzo di ferro appuntito e un po' rugginoso in bocca, e non poterla chiudere. Però bello bello.
Leggere “Voragine” di Andrea Esposito, sua prima opera e finalista alla XXX edizione del Premio Italo Calvino, è come trovarsi immersi nel silenzio che colma una nebbia densa e lattiginosa permeante ogni cosa e in cui ogni cosa è indistinta, sfuggente, in cui ogni cosa risulta liquida e inafferrabil Leggi tutto
È un romanzo crudo all’inverosimile, nauseante nella capacità di evocare alla mente immagini, solo usando le parole (“Ma poi l’odore arriva e risale le sue narici e invade il corpo e impregna tutto ciò che lo circonda. Resta su tutto inamovibile come un colore. Viene da una porta socchiusa. Quando e Leggi tutto
Voragine è il romanzo POP sull'apocalisse che l'Italia stava aspettando! Un romanzo studiato con perfezione dalla prima all'ultima parola. Esposito, con uno stile paratattico e una narrazione dal tono quasi biblico, narra la storia di Giovanni e della fine dell'umanità con un mix perfetto di mistero e Leggi tutto
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