#luoghideilibrinelmondo – Un’architettura stupefacente, 1milione di nuovi visitatori all’anno, 600mila volumi da consultare e, soprattutto, i “libri parlanti”, capaci di dare lezioni di vita e di sfidare i pregiudizi. Alla scoperta della Malmö Stadsbiblioteket

1 milione di nuovi visitatori all’anno è una cifra difficile da immaginare: è come se buona parte della popolazione di Milano decidesse di recarsi in Svezia nello stesso anno a visitare la stessa biblioteca. Ma cosa può avere di così particolare la biblioteca cittadina di Malmö?

Incominciamo da un’osservazione esterna: la struttura originaria è del 1901, con delle successive modifiche avvenute nel 1997 e nel 1999; si presenta come un’architettura tripartita in volumi distinti, ma concettualmente collegati tra loro: a est il “Castello”, costruito nel 1901 come museo, divenuto poi biblioteca nel 1946; il “Calendario di Luce”, l’edificio a ovest, inaugurato nel 1997 e realizzato dall’architetto danese Henning Larsen; la struttura di raccordo dei due edifici, il “Cilindro”, è l’ingresso alla biblioteca e la sede dello sportello informativo e di un bar.

Al suo interno la biblioteca ha più di 600mila “media”: libri in circa 60 lingue, riviste e giornali da tutto il mondo, cd, film, videogiochi e i cosiddetti “libri parlanti”. Di cosa si tratta? No, non parliamo di “audio-libri”… Invece di consultare i tomi i lettori possono “prendere in prestito” una persona e porle delle domande; sì, avete letto bene. Ci sono coppie omosessuali sposate, un imam, donne musulmane che portano il velo, crossdressers, punk, animalisti, skinheads, ausiliari del traffico e molti altri che si rendono disponibili per incontri periodici (solitamente nel caffè della biblioteca) in cui intavolano discussione tematiche di 45 minuti con gli utenti della biblioteca (che devono prenotarsi). Una sfida ai pregiudizi in una città multi-culturale.

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