A fianco dei protagonisti dei nostri libri preferiti, come ombre silenziose più o meno presenti, sono entrate nelle storie spesso in modo furtivo, ma di certo indimenticabile: ecco cinque madri della letteratura a cui abbiamo voluto bene

A volte protagoniste, altre volte personaggi secondari, altre ancora comparse di passaggio: qualunque ruolo ricoprano, in un libro come nella vita, le mamme hanno una certa importanza. La loro presenza – o la loro assenza – incide in modo significativo l’esistenza dei figli, tanto che queste figure molto spesso diventano centro di narrazioni letterarie e non solo.

Giusto per fare qualche esempio più recente, pensiamo a L’arminuta di Donatella di Petrantonio (Einaudi), romanzo vincitore del Premio Campiello 2017, in cui la madre, come la definisce la scrittrice stessa, “è un luogo”, una terra a cui si appartiene, radici che ci tengono in vita e che è impossibile recidere. O ancora, citiamo L’invenzione della madre di Marco Peano (minimum fax), un vero e proprio inno d’amore a una madre che, a causa di una brutta malattia, sta morendo; oppure Almarina di Valeria Parrella che affronta la maternità in modo completamente nuovo e originale.

Quando si parla di mamme, i titoli da elencare sarebbero tantissimi, coinvolgendo anche libri che parlano di gravidanza come Corpo a corpo di Silvia Ranfagni (e/o) o altri che raccontano cosa significhi essere madre sotto diversi punti di vista: L’amore che mi resta di Michela Marzano, Una madre lo sa di Concita de Gregorio, Amore di Hanne Orstavik ma anche “classici” come Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci, senza dimenticare testi letterari di grande valore come Le parole tra noi leggere di Lalla Romano, Una madre di Grazia Deledda e Madre coraggio di Bertolt Brecht.

La lista potrebbe essere infinita, e dovrebbe considerare molte sfumature: la maternità è un tema così vasto e complesso, soggettivo e unico, che difficilmente si potrebbero accostare libri tra loro parecchio distanti. Per questo abbiamo voluto dedicare un breve spazio a cinque madri dei libri che, in un modo o nell’altro, hanno guadagnato il nostro affetto.

A fianco dei protagonisti che abbiamo amato, come ombre silenziose più o meno presenti, sono entrate nelle storie spesso in modo furtivo, ma di certo indimenticabile. Ecco quindi cinque madri della letteratura a cui abbiamo voluto bene.

Harry Potter

Iniziamo la nostra rassegna con Lily Evans, la mamma del maghetto creato da J. K. Rowling. Figura quasi invisibile ma che permea ogni pagina della saga, Lili è il simbolo dell’amore sconfinato e puro, che riesce a proteggere da ogni malavagità del mondo, perfino dalla morte.

Piccole donne

Passiamo poi a un grande classico: Piccole Donne. Nel libro di Louisa May Alcott, Margaret Curtis March riveste un ruolo fondamentale, poiché, in assenza del padre, deve gestire da sola l’intera famiglia, diventando l’unico riferimento per le sorelle March. Forte, esigente e saggia, Marmee è una madre capofamiglia che incarna in sé uno dei valori più importanti dell’essere genitore: lasciare liberi i propri figli.

L’amica geniale

Immacolata Greco, madre di Lenu, una delle protagoniste de L’amica geniale di Elena Ferrante, è una donna austera e intransigente. L’estrema condizione di povertà in cui vive l’ha resa ispida e spesso spietata, soprattutto nei confronti dei propri figli. Eppure nasconde un lato umano e tenero che emerge nei momenti più fragili: quelli in cui si mostra capace di gioire per i successi della figlia e di starle vicino ad ogni costo, sperando per lei una vita migliore di quella a cui lei stessa è stata destinata.

Persone normali

Ci sono madre iperprotettive, che restano dalla parte dei figli anche quando questi sbagliano. Lorraine, giovane, simpatica, dolcissima, non ha certo questo problema. Adora il figlio, Connell, protagonista insieme a Marianne di Persone Normali, il romanzo generazionale di Sally Rooney, eppure allo stesso tempo sa essere critica nei suoi confronti. Non perdendo mai la tenerezza, la madre si mostra capace di appoggiare il figlio senza soffocarlo e senza chiudere gli occhi di fronte ai suoi errori: vera dimostrazione di chi vuole che i propri figli diventino la migliore versione di loro stessi.

Molto forte, incredibilmente vicino

Le madri possono avere debolezze, possono avere anche loro bisogno dell’aiuto e del sostegno dei figli. Così in Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer facciamo conoscenza di Linda Schell, una donna silenziosa che soffre a causa della scomparsa del marito, morto nell’attentato delle Torri Gemelle, e che verrà salvata proprio grazie al coraggio e alla forza del suo piccolo Oskar.

Abbiamo parlato di...