Come sono andati i principali mercati del libro e dell’e-book nel 2016. I dati presentati a Tempo di libri

Negli ultimi tre anni il mercato italiano ha registrato un timido +0,3% a valore nel 2016 (rispetto al 2015). Il valore nel primo trimestre del 2017 rileva -2,9% sul 2016 (a valore). Un calo significativo ma caratteristico – da diversi anni in qua – di tutti i primi mesi quando le novità editoriali più importanti non sono ancora uscite in vista dell’estate o dei primi ponti vacanzieri.

Questi sono i primi dati rilevati per l’Italia e presentati nell’appuntamento Al di là del confine. Come sono andati i principali mercati del libro e dell’e-book nel 2016 a cura di Nielsen e dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori, a Tempo di Libri, la Fiera dell’Editoria Italiana in programma fino al 23 aprile a Fiera Milano Rho.

Nel 2017 il mercato italiano (esclusa la Grande Distribuzione Organizzata) è segnato dalla Fiction (38,4% a copie) e dai libri per Bambini e Ragazzi (22,8% sempre a copie). Insieme intercettano oltre metà del mercato, sia a valore che a copie, e sono in crescita rispetto al 2016.

I sottogeneri che influenzano il mercato italiano. I libri per Ragazzi (Illustrati, Fiabe e filastrocche da 0 a 5 anni e Fiction da 6 a 9 anni +0,4%), la Linguistica (+0,3%) e la Fiction e letteratura generale (+0,3%) contribuiscono alla crescita del mercato italiano. Invece quelli che lo frenano sono la teologia cristiana (-0.6%) i romanzi d’amore (-0,5%) e i testi per la preparazione di esami e concorsi (-0,5%).

A confronto con gli altri mercati internazionali, l’Italia ha la quota più importante di Fiction, (il 39,2% che comprende anche il 2,4% di Young Adult), rispetto agli altri Paesi in cui la Fiction senza Young Adult non va oltre il 30%, (si oscilla tra il 21,6% degli Stati Uniti e il 29,6% del Brasile).

Per il mercato dei libri per Bambini è l’Australia a dedicare l’attenzione più ampia con il 46,5% mentre l’India si ferma al 18,6%. Al contrario la Non fiction è il genere dominante in India (con il 58,5%) mentre gli altri paesi oscillano tra il Brasile (il 45,3%) e l’Australia (il 30,2%).

“Il confronto con gli altri mercati del mondo – ha commentato Federico Motta, Presidente dell’Associazione Italiana Editori – dimostra come il nostro settore può diventare più incoraggiante. Per continuare a invertire la tendenza che a lungo ci ha tenuto in territorio negativo è importante ricordare la centralità che hanno i libri nella nostra cultura, per tutte le fasce d’età. Iniziare fin dalla prima edizione a presentare fin da subito come sono andati i mercati internazionali del libro significa dare una prospettiva non solo italocentrica al nostro mercato e al nostro essere editori”.

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