Sonny, protagonista del romanzo di Karl Geary, è un adolescente solitario della Dublino anni ’80: un ragazzo timido tra tanti, nato e cresciuto in povertà. Fino all’incontro con Vera, quarantenne inglese insolitamente bella e solitaria. Alla scoperta di “Montpelier Parade”

Sonny, protagonista del romanzo di Karl Geary edito da Playground, è un adolescente solitario della Dublino anni ’80: un ragazzo timido tra tanti, nato e cresciuto in povertà e costretto a trascorrere le ore libere come garzone in macelleria, per far fronte alle esigenze di una famiglia numerosa e frustrata dalle ristrettezze economiche. Proprio in occasione di uno dei saltuari lavori di muratura del padre, Sonny conosce Vera, quarantenne inglese insolitamente bella e solitaria. Bastano queste premesse per intuire che quella che seguirà sarà una relazione ambigua e contorta, traboccante di attrazione morbosa e sensazioni dilanianti che chiunque sia passato attraverso il tormentato percorso di approdo all’età adulta non avrà difficoltà a codificare.

Montpelier Parade, titolo ispirato dal nome della via in cui si trova casa di Vera e in cui avviene il primo fatale incontro, ha tutti i requisiti per essere connotato come un tradizionale romanzo di formazione. A testimoniarlo sono proprio le parole del narratore, che con la scelta di avvalersi della seconda persona singolare amplifica nel lettore l’empatia con le acerbe vicende del suo personaggio.

Tu mediti sulla giornata che ti aspetta: la strada per arrivare a scuola fradicia di pioggia, la necessità di nasconderti a lezione, il terrore di sentire pronunciare il tuo nome, sapendo che accadrà di sicuro. Il lavoro in macelleria alle quattro e poi il ritorno a casa. La tua vita è piatta e ti sta stretta, su questo non hai incertezze.

La solitudine, il senso di soffocamento, le urla represse nate dal contrasto tra la smania di essere adulto e la coscienza di non esserlo ancora abbastanza, i pugni sferrati con forza contro le pareti: tasselli imprescindibili di un immaginario noto che Gaery ripropone in queste pagine con tutta la vitalità di un esordio.

Karl Geary

L’incontro con Vera si configura quindi come il punto di non ritorno, la rivoluzione attesa eppure ingestibile: è un abbandono liberatorio a pulsioni incontrollabili le cui conseguenze sono esasperate dal vissuto traumatico che la donna si porta dietro e che viene pian piano svelato nel corso della narrazione.

La storia di Sonny, sotto la penna di Geary, attinge a una gamma sensoriale che è quella di un’educazione sentimentale brutale e violenta; i momenti più intensi, paradossalmente, si raggiungono negli incontri con Sharon, la vicina coetanea con cui il ragazzo intrattiene una relazione altrettanto ambigua ma ancora aperta a sprazzi di purezza e illusione giovanile.

[…] come se fossi trascinato dalla forza spropositata di un grande fiume per poi essere depositato nel mare.

Montpelier Parade è un romanzo classico, lineare, la cui forza va oltre la trama – che non manca tuttavia di elementi inattesi – per concentrarsi nel ritratto viscerale di passioni esacerbate che, pur nella loro ingenuità, finiscono per commuovere grazie alla capacità di toccare corde comuni a ogni categoria di lettori.

Senti il sapore del sale sulle labbra e trattieni il respiro finché puoi, e per qualche istante sei tra i due mondi, prima di essere spinto in alto dall’acqua, mentre lotti per ingoiare quell’aria preziosa.

Un’ondata emotiva che trascina con sé il carico limpidamente reso sulla pagina di una malinconia senza ritorno.

 

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