Capace di comprendere nelle sue esplorazioni i testi della letteratura come gli oggetti del consumo quotidiano, la lingua dei classici come quella dei contemporanei, Roland Barthes, figura capitale per la critica e la letteratura per tutta la seconda metà del Novecento, ha avuto sulle cose uno sguardo onnivoro e mai quieto. E ora arriva una mostra a Torino…

Il 12 novembre 1915, a Cherbourg, nasceva Roland Barthes, figura capitale per la critica e la letteratura per tutta la seconda metà del Novecento, tutt’ora stampato, letto, studiato e amato. Fra i suoi titoli Frammenti di un discorso amoroso, Miti d’oggi e L’impero dei segni (Einaudi). Capace di comprendere nelle sue esplorazioni i testi della letteratura come gli oggetti del consumo quotidiano, la lingua dei classici come quella dei contemporanei, ha avuto sulle cose uno sguardo onnivoro e mai quieto.

A chiusura del centenario, “FN mostra Barthes” intende celebrarlo esponendo a Torino la sua intera produzione e raccogliendo, per la prima volta assieme, tutte le prime edizioni italiane cartacee, da Il grado zero della scrittura (Lerici, 1960) a Il discorso amoroso (Mimesis, 2015), 50 volumi di 21 editori diversi. Saranno anche esposte decine di volumi di edizioni differenti, ristampe e opere che contengono testi di Barthes. La grafica della mostra è a cura di Christel Martinod.

La mostra, aperta in via Giuseppe Baretti 31 a Torino dal 6 all’8 novembre, a cura di Federico Novaro e Marco Mondino, è un’iniziativa di FN, progetto trasversale di cultura e critica editoriale, e intende essere una significativa testimonianza di un pezzo di cultura e di editoria italiana attraverso la materialità delle sue testimonianze cartacee.

Durante la serata sarà in vendita il catalogo autopubblicato della mostra, con tutte le schede bibliografiche, le foto delle prime edizioni e un’introduzione di Mondino. I ricavati della vendita serviranno come autofinanziamento per FN, che ha organizzato l’evento senza finanziamenti o sponsor.

L’attenzione che FN dedica a Barthes è di lunga data: dal 2013, infatti, ha aperto una sezione di approfondimento sulla sua opera a cura di Marco Mondino, il Bar Barthes. Da quell’esperienza, ancora in corso, è nata “FN mostra Barthes”, la prima mostra organizzata da FN (una seconda è prevista per gennaio a Zara, all’Istituto di Cultura Italiano, sulla collana Prosa contemporanea di Guanda, a cura di Mauro Maraschi).

Il rapporto fra smaterializzazione dei testi e materialità dei libri cartacei è uno dei campi di indagine del sito, le mostre sono un’occasione per fare storia e critica editoriale intorno a episodi nodali della cultura del Novacento.

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