“Gli assalti alle panetterie di Murakami”, scritto negli anni ’80, è un’ironica burla ai luoghi di culto della società dei consumi

Cercare una strategia narrativa ne Gli assalti alle panetterie di Murakami è una bella sfida. Il racconto, scritto negli anni ’80, arriva in Italia grazie a Einaudi.  Il titolo offre la traccia tematica, ma fin da subito le sorprese non mancano. Due eventi, artificiosi pretesti ideativi, uniti dalla creatività e dal bisogno di riempire quel vuoto cosmico tanto caro all’autore. Un testo provocatorio, ironica burla ai luoghi di culto della società dei consumi. Finalmente lo scrittore si mostra liberandosi dall’obbligo di rappresentare i personaggi.

Murakami

Nella scena è lui unico protagonista. E la sua domanda “Non scegliamo un bel niente” è terribile e vera. La musica di Wagner e le illustrazioni di Igort aggiungono al testo spaesamento e mistero. Rileggiamo il libro con la voglia di varcare i luoghi delle domande insolute che Murakami propone. Labirinti e varchi, luci e ombre suggeriscono altri scenari che lo scrittore ci ha fatto vivere nei romanzi.

A noi lettori il compito di sciogliere enigmi, nodi irrisolti ripercorrendo l’intera opera letteraria di un uomo che continua a regalare stupore. Una caccia al tesoro che sa scuotere la monotonia del nostro quotidiano.

L’AUTRICE – Maria Anna Patti, appassionata lettrice siciliana, è l’ideatrice di @CasaLettori, punto di riferimento su Twitter per chi ama i libri. Qui la nostra intervista.


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