Le Monde l’ha definito superbo e sarà presentato al Salone del Libro di Torino a maggio. Parliamo di “Nessuna pretesa”, il romanzo autobiografico della scrittrice e giornalista ventiseienne Blandine Rinkel, che indaga il rapporto con la madre…

Le Monde l’ha definito superbo e sarà presentato al Salone del Libro di Torino a maggio. Parliamo di Nessuna pretesa (Enrico Damiani Editore, traduzione di A. Stocchi), il romanzo autobiografico della scrittrice e giornalista ventiseienne Blandine Rinkel (nella foto di Jules Faure), che indaga il rapporto con la madre Jeanine, ex insegnante di inglese in pensione.

Nessuna pretesa

Jeanine appunta su post-it rosa le sue riflessioni e le sue domande. Quei fogliettini diventano un materiale con cui la figlia può provare a decifrare l’animo imperscrutabile della madre, che sfugge tra le infinite attività che riempiono la sua settimana. Accoglie in casa persone emarginate, sofferenti, disadattate, in un misto di benevolenza e curiosità, e ogni giornata è imprevedibile e, a volte, pericolosa. Sempre tenendo conto dell’unica vera regola di Jeanine: cos’è la vita, se non un dono da offrire a chi ne ha più bisogno?

Rinkel definisce sua madre “un’agente immobiliare per anime complicate”, e grazie alla ricostruzione degli incontri della madre, prova a capire il loro rapporto in età adulta. Nessuna pretesa è il suo esordio, candidato al Premio Goncourt.

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