In che modo il lungo lockdown ha influenzato la fruizione dei contenuti culturali? Stando a un’indagine (realizzata dal 18 al 21 maggio), nei mesi dell’#iostoacasa si è registrata una crescita di tv, libri (sia cartacei sia ebook) e musica. In generale c’è stato un incremento significativo dei consumi digitali e in streaming. Scarso, invece, il successo per gli spettacoli dal vivo in digitale e flop per le visite virtuali a musei e siti archeologici. Cresce la voglia di attività culturali legate al divertimento e al relax – I particolari e le slide della ricerca di Impresa Cultura Italia-Confcommercio (in collaborazione con Swg)

In che modo il lungo lockdown ha influenzato la fruizione dei contenuti culturali? Per provare a rispondere a questa domanda arriva un’indagine di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, in collaborazione con Swg, sugli effetti del Covid-19. In sintesti, crescono i consumi televisivi (+47% durante il lockdown), la lettura di libri (+14%), l’ascolto di musica (+7%).

Non solo: è stato rilevato un incremento significativo dei consumi e dei servizi culturali digitali: il 34% degli intervistati ha utilizzato in misura maggiore le piattaforme in streaming a pagamento e un lettore su sei ha abbandonato la versione cartacea di quotidiani, riviste e fumetti in favore di quella digitale; scarso, invece, il successo per gli spettacoli dal vivo in digitale e flop per le visite virtuali a musei e siti archeologici; e ancora, cresce la voglia di attività culturali legate al divertimento (+15 punti percentuali rispetto a dicembre 2019) e al relax (+14 punti).

frequenza svolgimento attività culturali

fruizione televisiva su più media

Per il Presidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio Carlo Fontana, “il digitale è stato il compagno di una fase difficilissima per tutti noi e ha dimostrato di poter essere, utilizzato con sapienza, un ottimo canale di diffusione della cultura. Ma alcune esperienze, come lo spettacolo dal vivo, difficilmente possono essere mediate da uno schermo. Per questo, ferma restando la possibilità di continuare ad utilizzare l’offerta digitale, crediamo che in breve tempo il pubblico tornerà a fruire di cultura dal vivo perché questo desiderio, anche durante il lockdown, non si è mai spento”.

tipo di fruizione riviste, quotidiani fumetti e libri

attività dal vivo e online

La ricerca conferma che la chiusura di cinema e teatri, il divieto di assembramento, la permanenza forzata nelle abitazioni, ha fortemente inciso sulle pratiche di consumo culturale, azzerando completamente le esperienze dal vivo ed alimentando la fruizione domestica e via web. Il nuovo menù dei consumi culturali sembra così muoversi a differenti velocità, con una forte crescita dei consumi e dei servizi digitali e una profonda crisi dell’offerta dal vivo.

Venendo in particolare all’editoria, i libri hanno svolto un ruolo importante durante i mesi dell’#iostoacasa. Bene i libri cartacei, ma bene anche quelli digitali: l’8% dei lettori è passato in questi mesi all’ebook (staremo a vedere se in modo permanente).

aspettative servizi culturali

misure di sicurezza e evventi dal vivo

E veniamo ad altri dati interessanti che sono emersi: lo stress psicologico associato ai mesi di lockdown, e l’elevato consumo di prodotti e servizi culturali in ambito informativo e formativo, hanno modificato in profondità lo schema dei bisogni individuali in campo culturale. Cresce molto l’aspettativa legata al divertimento (+15 punti percentuali rispetto a dicembre 2019), al relax (+14 punti), di fare qualcosa di diverso e di uscire dalla routine. In particolare, le limitazioni imposte alle attività dal vivo hanno alimentato il bisogno di riprendere le proprie abitudini, ma non per tutti gli appassionati. Anche tra questi prevale una generale cautela sia per l’evoluzione della situazione sanitaria sia per la riorganizzazione dei servizi. In questo senso l’adozione di misure di prevenzione hanno un impatto positivo sulla predisposizione a partecipare ad eventi dal vivo. Infine, circa un italiano su tre sarebbe disponibile a pagare di più per assistere a eventi culturali dal vivo, una quota che tra gli appassionati arriva a superare anche il 50%.

aumento costo dei biglietti

L’indagine quantitativa qui sopra sintetizzata è stata condotta mediante interviste online con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview) su un campione composto da 1001 cittadini italiani tra i 18 e 74 anni rappresentativi della popolazione per genere, età, area geografica e ampiezza comune di residenza. Le interviste sono state somministrate dal 18 al 21 maggio 2020.

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