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Una nuova collana con autori italiani del ‘900 in bilico tra giornalismo e letteratura

emilio cecchi

Una nuova collana, diretta dal giornalista Luigi Mascheroni, che avrà “una forte connotazione giornalistico-letteraria”. Parliamo di “Ante litteram”, presentata dall’editore Nino Aragno, “con l’intento è quello di riprendere, togliendoli dall’oblio, alcuni titoli di quegli autori italiani del Novecento che si sono tenuti in bilico tra i due mondi: giornalisti che hanno superato il ‘mestiere’ e l’urgenza della pagina quotidiana per diventare scrittori tout court; raffinati ‘cronisti’ con il passo e lo stile del romanziere; o, viceversa, grandi scrittori prestati al giornalismo, talvolta fino a esserne fagocitati: letterati che non hanno esitato a uscire dalla torre d’avorio per sporcarsi le mani con la quotidianità, l’attualità, l’espressione estemporanea delle proprie opinioni”.

La collana, si legge nella presentazione, ospiterà testi che raccontano “le piccolezze e le grandezze degli italiani così come le luci e le ombre del secolo, in tutti i campi possibili, dalla politica, allo sport, alla critica d’arte, al costume”. E anche in tutti i “generi”: romanzi, ma anche pamphlet, prose d’arte, taccuini, reportage, diari, scritti critici, carteggi.

La nuova collana debutterà con Firenze, il primo libro di Emilio Cecchi (1884-1966) pubblicato dopo la sua scomparsa, una raccolta di testi che rappresenta un inedito ritratto artistico della città toscana.

Seguiranno I taccuini di Ugo Ojetti e poi titoli di Giuseppe Prezzolini, Orio Vergani, Manlio Cancogni, Paolo Monelli e tanti altri scrittori italiani del Novecento che hanno dimostrato come le due professioni – il letterato e il giornalista – non siano inconciliabili.

 

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