“La scommessa è che da un trauma come quello che stiamo vivendo nascano pensieri e narrazioni nuove”. Dal 18 novembre Feltrinelli propone la rivista trimestrale “Sotto il Vulcano – Idee, narrazioni, immaginari”, diretta da Marino Sinibaldi. Il primo numero, “Cronache dal mondo nuovo”, è a cura di Helena Janeczek. Un progetto dalla “dimensione ibrida”, che “ci sembra la più adatta a questi tempi che ibridi appaiono a molti e per molte ragioni” – I particolari

Nell’era dei social, dello streaming, dei divulgatori su Instagram, dei bookinfluencer, in libreria è ancora tempo di riviste (cartacee): dopo che da alcuni anni, ad esempio, Iperborea propone con buon successo The Passenger, ora Feltrinelli fa debuttare dal 18 novembre un nuovo progetto: la rivista trimestrale Sotto il Vulcano – Idee, narrazioni, immaginari, diretta da Marino Sinibaldi (classe ’54, già direttore di Radio3, e attuale presidente del Centro per il libro e la lettura).

Sotto il vulcano rivista Feltrinelli

Si sa già che la rivista uscirà in 10 numeri. Ogni numero avrà come ospite un curatore diverso per la parte monografica. Il primo numero, “Cronache dal mondo nuovo”, è a cura di Helena Janeczek, ed è illustrato da Alessandro Martorelli (Martoz). Tra i contributi, quelli di Marco Balzano, Javier Cercas, Fabio Deotto, Paola Dubini, Claudia Durastanti, Franco Farinelli, Maurizio Ferraris, Ilaria Gaspari Fabio Genovesi, Etgar Keret, Colum McCann, Luca Molinari, Giacomo Papi, Marco Rossari, George Saunders, Igiaba Scego, Giorgia Serughetti e Chiara Valerio.

Sotto il Vulcano, che prende il nome dal romanzo cult di Malcolm Lowry, “si propone di mostrare, documentare, raccontare e reimmaginare la realtà”. La scommessa, si legge nella presentazione, “è che da un trauma come quello che stiamo vivendo nascano pensieri e narrazioni nuove. Il proposito è di raccoglierli e, senza promettere risposte, aprire uno spazio in cui le domande più profonde, serie, affascinanti vengano a galla e trovino voce”.

Ogni numero, come anticipato, vede una condirezione diversa, con il compito di sviluppare insieme a Sinibaldi “un grande tema, che occupa la parte centrale della rivista”. Lo declinano scrittori, filosofi, artisti e scienziati, italiani e stranieri, attraverso racconti, reportage, memoir, interviste, poesie, pezzi giornalistici, graphic novel, riflessioni personali e analisi sociali.

Le sezioni iniziali e finali di ogni numero (Sismografie e Fenomeni) “vorrebbero allargare le reti per raccogliere più ampiamente possibile queste trasformazioni. Il focus al centro di ogni numero mira ad approfondirle”. Questa dimensione ibrida “ci sembra la più adatta a questi tempi che ibridi appaiono a molti e per molte ragioni. Questa non è una rivista, avremmo potuto scrivere in copertina nella più scontata delle citazioni di Magritte. Se non lo abbiamo fatto è perché sarà più stimolante scoprire cos’è davvero tutte e tutti insieme, numero dopo numero”, spiegano gli ideatori.

 

 

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