Site icon ilLibraio.it

Negli Emirati Arabi una legge per promuovere la lettura unica al mondo

emirati arabi uniti

Istituire del tempo da dedicare alla lettura sul luogo di lavoro (ne potranno beneficiare solo i dipendenti dello staff governativo, però). Certo, non si tratta di tempo per  sfogliare l’ultimo romanzo uscito o la novella preferita – l’argomento dovrà essere inerente allo sviluppo professionale e personale nel contesto del luogo di lavoro.

In ogni caso è un’interessante novità quella che lo sceicco Khalifa bin Zayed al-Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti, ha proposto con il nome di National Law of Reading, il Diritto nazionale alla Lettura. E che è stata recentemente raccontata dal Guardian.


LEGGI ANCHE – Il sultano che dona libri e librerie al suo popolo 

Un’iniziativa che si inserisce in un progetto di più ampio respiro, atto a promuovere l’abitudine alla lettura tra la popolazione: “Abbiamo vissuto un tempo in cui la gente della nostra regione leggeva moltissimo”, spiega lo sceicco; “a quel tempo siamo stati pionieri, leader aperto a tutte le culture. Siamo diventati un faro per l’umanità nell’astronomia, medicina, matematica e filosofia. Nella sola regione di Baghdad avevamo più di cento case editrici”.

La legge voluta dal presidente prevederà per caffè e negozi la possibilità di offrire letture ai clienti, e vedrà rami di biblioteche aperte nei centri commerciali, così come l’abolizione delle tasse sui libri. A ogni bambino sarà fornita una “borsa di lettura” contenente libri in arabo per i cittadini degli Emirati Arabi Uniti e in inglese per gli immigrati. Inoltre il settore privato sarà incoraggiato a investire nella creazione di biblioteche e centri culturali con incentivi e sconti.


LEGGI ANCHE  Come promuovere la lettura a scuola? Una guida per gli insegnanti

“Abbiamo imparato una lezione chiara: non c’è futuro senza libri“, sottolinea lo sceicco. “Senza libri non si può avere tolleranza o coesistenza, creatività, innovazione o invenzione; senza libri non c’è prosperità economica, né d’avanguardia o di leadership”.

Il primo passo in questa direzione si è concluso a fine ottobre: il Concorso Arabo di Lettura, una sfida cui hanno partecipato circa 3,5 milioni di bambini provenienti da più di 20 paesi, leggendo un totale di più di 150 milioni di libri. Il vincitore si chiama Mohammed Farah, ha 7 anni, viene dall’Algeria, e ha ottenuto il premio 150.000 dollari in borse di studio; mentre alla scuola vincente di Nablus, in Palestina, è stato donato 1 milione.

Certo, sarà importante capire in che misura queste possibilità verranno riservate anche alle donne, viste le rigide regole religiose islamiche.


LEGGI ANCHE – Il ricco Emirato affida il futuro alla promozione della lettura. E a una donna…

Exit mobile version