Da Langley ad Amburgo, da Jalalabad a Kiev, “Non sfidarmi”, il nuovo romanzo di Lee Child, attraversa il mondo dello spionaggio internazionale tra false identità, tradimenti e nuovi e letali nemici

È il 1996. La guerra fredda dovrebbe essere finita da un pezzo, ma c’è un nuovo e altrettanto pericoloso nemico sullo scenario internazionale. Jack Reacher ha trentacinque anni e non ha ancora abbandonato l’esercito. È appena rientrato da una missione che ha portato a termine con successo e viene insignito quella stessa mattina di una medaglia al merito. Ma, poco dopo la cerimonia, Reacher riceve nuovi ordini: dovrà seguire un corso di studio serale. Non proprio la ricompensa che si sarebbe aspettato. Quella sera, arrivato in aula per il corso, incontra altri due “studenti”: un agente dell’FBI e un analista della CIA, entrambi, come Reacher, reduci da missioni vittoriose. I tre si chiedono quale sia il vero motivo della loro presenza in quella scuola, ma i dubbi vengono presto fugati. Una cellula dormiente jihadista ad Amburgo ha ricevuto una visita inaspettata, un corriere saudita in cerca di asilo che attende di concludere un affare sospetto. In una lotta contro il tempo, Reacher e i due nuovi colleghi dovranno sventare un colpo terroristico di proporzioni catastrofiche…

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Per i lettori di Lee Child ancora un’avventura con protagonista il suo eroe, Jack Reacher, cavaliere solitario di altri tempi: da Langley ad Amburgo, da Jalalabad a Kiev, Non sfidarmi attraversa il mondo dello spionaggio internazionale tra false identità, tradimenti e nuovi e letali nemici.

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