Dopo gli “Instant Book”, la casa editrice, nota per i libri-inchiesta, propone una nuova collana “di libri di riferimento e di suggestione, libri piccoli, agili, dal contenuto intramontabile”. Si parte con “La vita è bella” di Trotsky

“Non basta la denuncia. L’inchiesta puntuale. L’attualità senza la profondità di campo delle idee non riesce a comunicare un significato. A illuminare la cronaca serve qualcuno che accenda la luce, che ci aiuti a pensare andando oltre l’urgenza del contemporaneo Trotsky. E così Chiarelettere, dopo la collana Instant Book del 2011, propone una nuova collana “di libri di riferimento e di suggestione, libri piccoli, agili, dal contenuto intramontabile”.

Si legge nella presentazione: “Una vera Biblioteca, ma da usare, subito, facilmente. Cominciando con una sorpresa editoriale: La vita è bella di Trotsky (prefazione di David Bidussa, pagine 100, euro 7,90), il cui titolo, tratto dal testamento dello scrittore russo, è stato usato da Benigni per il suo famoso film”. Chiarelettere parla di “una scoperta felice che ci rivela la vitalità e la speranza di un uomo braccato dai suoi stessi compagni e ci restituisce un periodo e delle idee che sembravano per sempre seppellite sotto la coperta spessa dell’ideologia. Qui è l’uomo che parla, con le sue passioni, non il politico di mestiere. Un eccezionale inno alla vita. Per questo lo si legge con curiosità e affetto”.

Chiarelettere

Insieme a questa novità assoluta, due riproposte: Odio gli indifferenti di Antonio Gramsci (pagine 128, euro 7,00),  e La scuola della disobbedienza di don Lorenzo Milani (pagine 112, euro 7,90). A seguire, autori come Simone Weil, André Breton, Étienne de La Boétie, Robert Musil, Lev Tolstoj, Paul Valery, Fernando Pessoa…

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