Cosa può scatenare l’incontro tra Edo, folle visionario, abituato a viaggiare tra sogno e realtà, e Giacomo, chirurgo plastico, maniacalmente ordinato? Paola Rondini in “Crepapelle” racconta un mondo ordinato che va in frantumi colpito dal caos

Crepapelle (Intrecci) di Paola Rondini, è la storia di Edo, un misterioso uomo anziano che una volta al mese distribuisce al semaforo un foglio intitolato “Crepapelle“. Edo abita in un mondo immaginifico dove il confine tra realtà e sogno è molto labile, ed è possibile viaggiare liberamente tra le due dimensioni. Forse le cose stanno davvero così, o forse è solo un folle e un visionario. Quando Edo incontra Giacomo, chirurgo plastico, dal carattere maniacalmente ordinato e programmatore, Crepapelle diventa una scintilla di caos che disturba il suo mondo.

paola rondini crepapaelle

Un foglio di carta (carta buona e spessa) pieno di frasi all’apparenza senza senso e firmato Crepapelle è ciò che Edo, anziano dalla pelle ambrata e dalle spalle resistenti, maestro nel fare il nodo alla cravatta, distribuisce una volta al mese agli automobilisti fermi al semaforo, distogliendoli dalla frenesia di un’altra giornata frettolosa.

Per Giacomo, chirurgo plastico dal successo programmato con cura maniacale, quel foglio e quella firma diventano un elemento di disturbo che offusca l’occhio millimetrico e rende insicuro il bisturi. Si apre una crepa, che piano piano si allarga tanto da far saltare la sua routine trionfale. Nell’esplosione si frantuma anche la vita di una sua paziente, già sedata e pronta a ricevere la sua dose di futuro. Lei è Greta, una ragazza di cinquant’anni, che fresca di divorzio è in corsa per la sua seconda chance. Per provare a cambiare il corso della sua vita ha deciso di affidarsi a un cambiamento fisico. Da quel momento, per i due protagonisti niente sarà più come prima e niente tornerà al suo posto. Forse.

Paola Rondini, autrice di romanzi e racconti, con Crepapelle esplora il caos che, ingovernabile, inceppa gli ingranaggi, li devia, e lo fa muovendosi tra solitudini eroiche e smania di perfezione, e incursioni nel passato dove l’amore (o la follia) ha vinto tutto, anche la morte, forse.

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