“Tutte ci siamo trovate a fare i conti con una storia in cui credevamo e che invece, di colpo, si è esaurita. E come fare a superare quel dolore, quella delusione, quell’amarezza e quello sconforto?”. Una riflessione di Sara Gazzini, che torna in libreria con “Sette baci prima di dormire”

Quello che accade a Florinda, detta Flò, la protagonista del mio romanzo, è quello che è accaduto a me ed è quello che è accaduto a tutte almeno una volta nella vita. Perché tutte ci siamo trovate a fare i conti con una storia in cui credevamo e che invece, di colpo, si è esaurita. E un amore che finisce si porta inevitabilmente dietro una buona dose di dolore, di delusione, di amarezza e di sconforto. Un amore che finisce spesso ci porta a metterci in discussione e a farsi tutta una serie di domande che inizialmente ci sembrano senza risposta. Un amore che finisce ci costringe a ristabilire l’ordine delle nostre priorità e l’assetto della nostra vita. Un amore che finisce ci mette davanti a una realtà che non è quella che avremmo voluto o immaginato.

E come fare a superare quel dolore, quella delusione, quell’amarezza e quello sconforto? Io credo che ci sia solo un modo, camminare. E camminare alla ricerca di quello che ci sembra irrimediabilmente perduto, ma che spesso, invece, non abbiamo mai avuto.

Ogni percorso di rinascita richiede tanta volontà, costanza e la voglia di raggiungere qualcosa. Ma soprattutto il desiderio di uscire da quel ruolo di vittima e donna abbandonata, per recuperare un po’ di sicurezza e un po’ di quella tanto essenziale autostima. E Flò lo sa bene.

Il punto di partenza è proprio la tristezza e per quanto inaccettabile ci possa sembrare è davvero la sola cosa da cui si può ripartire. Perché la tristezza va accettata e fatta nostra, perché è solo nel momento in cui la conosciamo e ci siamo sprofondate dentro che possiamo trovare la spinta per risalire. E quindi, oltre che nella tristezza, sprofondiamo pure sul divano, con le cuffie alle orecchie e le canzoni più romantiche a tutto volume, i suoi messaggi tra le mani e la sua t-shirt stretta al cuore. Facciamolo perché anche questo serve, e per un amore che se ne va è sacrosanto piangere e disperarsi. Ed è pure sacrosanto perdersi magari in un negroni di troppo, come fa la nostra Flò, seduta al bancone del bar mentre si colpevolizza per i suoi fallimenti.

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Ma poi ci deve essere un momento in cui è necessario dire basta, e non solo al Negroni, perché se piangere va bene, ridere è di certo la cosa che ci appartiene di più.

Un percorso di rinascita richiede una serie di step che vanno affrontati e superati. E sono tutti indispensabili.

Sette sono i passi che compie Flò. E sette non è un numero casuale, sette è quello che occorre per farcela. E per farcela occorre anche non avere paura di chiedere aiuto, ma affidarsi e fidarsi di qualcuno che abbia voglia in quel percorso di tenerci per mano.

Anche perché, e questo lo potrei garantire, quando si decide di rialzarsi, solo apparentemente lo facciamo per qualcuno che ci ha abbandonato. In realtà lo facciamo per noi stesse. Perché non si dovrebbe mai perdere la voglia di conoscersi e di scoprire qualcosa di noi, che spesso proprio le esperienze sbagliate ci mettono di fronte. E poi, diciamocelo pure, l’amore vale sempre la pena. Anche quando non soddisfa le nostre aspettative. Perché l’amore resta il punto di partenza, quello da cui tutto può nuovamente ricominciare. E allora quando un amore finisce bisognerebbe ricordarsi che è sempre possibile guardare avanti, e che ogni storia che si conclude non è un errore ma un insegnamento che non dovremmo mai dimenticare.

Perché ogni giorno che passa da quando lui se ne è andato, non è un giorno in più che ci allontana dal suo abbandono, ma un giorno in meno che ci separa dalla felicità.

Serve solo cambiare prospettiva ed un buon negroni. Possibilmente, anche due.

la gazza

L’AUTRICE E IL SUO PRIMO ROMANZO – Sara Gazzini, nata a Firenze nel 1976, lavora in banca. Un ex marito, due figli, un cane e un gatto. Scrive d’amore con ironia e su Facebook si è fatta conoscere come “La Gazza”. Dopo l’esordio narrativo del 2017 con C’è chi dice di volerti bene, romanzo dedicato ai consigli d’amore, la specialità dell’autrice in rete, HarperCollins Italia porta in libreria (dal 13 settembre) il suo secondo libro: Sette baci prima di dormire: è martedì sera e il tramonto sta illuminando di rosso l’acciottolato del Lungarno fiorentino. Florinda, detta Flò, cammina lungo le spallette, ma tutta la bellezza della città e le scintillanti luci del fiume non riescono a rischiarare i suoi occhi tristi. Flò ha divorziato ormai da un anno mezzo, ma sembra che non sia passato nemmeno un giorno. È sempre disperata e non riesce a uscirne. A niente servono gli aperitivi con le sue amiche del cuore tutti i venerdì al bar Spritztime in Oltrarno, a niente servono gli sguardi di Giovanni, l’affascinante barista che le prepara molti, troppi, Negroni e nemmeno l’affetto del suo meticcio Osso che cerca di spingerla a fare lunghe passeggiate sulla battigia di Forte dei Marmi. Flò è distrutta e tale vuole restare. Ma un giorno nella raffinata boutique del centro di Firenze dove lavora, entra una donna: negli occhi ha la stessa disperazione di Flò, ma nei suoi gesti la determinazione di chi vuole uscirne. Tra le sue mani un bigliettino con un numero. È quello della love coach che ha istituito il gruppo di terapia delle Innamorate anonime, per salvarle dalle loro dipendenze amorose. Adesso c’è una nuova sfida per la dottoressa: aiutare Flò a capire che l’amore nel nostro cuore può sempre ritornare, basta sapere dove cercarlo…

Sette baci prima di dormire

Qui gli articoli scritti da Sara Gazzini per ilLibraio.it.

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