“Patagonio e la Compagnia dei Randagi del Sud” è una storia dal puro spirito alpinistico, ma a quattro zampe: ha per protagonisti dei cani randagi dai grandi sentimenti

Come ci è finito in Patagonia uno scuro cane lupo dell’Appennino? E cosa ci fa lì una nutrita e organizzata assemblea di randagi arruffati però belli, spensierati e indipendenti? E come sono riusciti, questi, a costruire nel tempo un rapporto così armonioso con gli esseri umani? Per scoprirlo dobbiamo andare a El Chaltén, villaggio argentino alla base di vette famosissime, quali il Cerro Torre e il Fitz Roy. Al cane lupo Forestiero (che poi si chiamerà Patagonio), El Chaltén sembra un vero paradiso per randagi. Ma qualcosa improvvisamente rischia di rompersi. Colpa dei suoi modi in apparenza così scontrosi e ostili? Non lo sa, ma scopre in fretta la diffidenza e la paura che tutti – o quasi – nutrono nei confronti del diverso, dello straniero.

copertina Patagonio

Patagonio e la Compagnia dei Randagi del Sud, libro per ragazzi firmato da Bruno Tecci (Rrose Sélavy Editore, introduzione di Marco Albino Ferrari) è una storia dal puro spirito alpinistico, ma a quattro zampe. Una storia che ha per protagonisti dei cani randagi dai grandi sentimenti e degli umani come comparse.

 

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