Torna in libreria “I misteri di Montecitorio” di Ettore Socci, Mazziniano convinto, che morì a Firenze nel 1905

I misteri di Montecitorio (romanzo riproposto da Studio Garamond edizioni, nella collana Supernova) è la storia dell’ascesa politica dell’avvocato Guidi, da giovane professionista di provincia a deputato romano. Cento anni prima degli scandali della “casta”, Ettore Socci (Pisa, 25 luglio 1846 – Firenze, 18 luglio 1905) raccontava in presa diretta corruzione, sotterfugi, miserie umane della classe politica italiana, inventando un genere, il romanzo parlamentare, e offrendo un quadro umano e sociale che sconvolge per le rispondenze con la nostra contemporaneità.

Irriverente e caustico, I misteri di Montecitorio, attraverso il suo protagonista, esplora ogni sfaccettatura dell’esperienza politica di un uomo qualunque catapultato dalla fine del mondo al centro della scena pubblica: dalle prime, timide manovre per vincere la campagna elettorale fino alla vita mondana, le vacanze, l’amante ufficiale, l’avvocato Guidi ci mostra quanto il potere riesca a trasformare anche il migliore degli uomini immaginabili nella più bieca e opportunista delle creature. A corollario della sua avventura, gli incontri con i grandi uomini che contribuirono all’Unità d’Italia, ridotti alla miseria da uno Stato che preferiva i furbi agli eroi

L’autore del romanzo  fu giornalista, politico e scrittore. Mazziniano convinto, Socci studiò a Firenze e combatté come volontario a fianco di Garibaldi nella campagna trentina del 1866, a Mentana (1867) e nella campagna francese del 1870 e 1871. Diresse due giornali progressisti, Satana e Il grido del popoloVenne arrestato e assolto più volte per via delle sue idee rivoluzionarie. Nel 1878 si trasferì a Roma, dove divenne amico intimo di Carducci e Cavallotti. Nel 1892 venne eletto deputato per il collegio di Grosseto.

Socci

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