A dieci anni dalla sua ultima raccolta di versi, Antonio Riccardi, ex direttore letterario della Mondadori e attuale direttore editoriale di Sem, torna alla poesia

A dieci anni dalla sua ultima raccolta di versi, Antonio Riccardi, ex direttore letterario della Mondadori e attuale direttore editoriale di Sem, torna alla poesia con Tormenti della cattività (Garzanti), che deve la sua ispirazione più profonda alla poesia di Vittorio Sereni e a quella di Attilio Bertolucci. 

Nato a Parma ma originario di Cattabiano, frazione del comune di Langhirano, Riccardi ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università di Pavia. Per le sue opere ha ricevuto, tra gli altri, il Premio Dessì, il Premio Brancati, il Premio Mondello e il Premio LericiPea.

Su ilLibraio.it, per gentile concessione della casa editrice, proponiamo tre poesie.

Abbraccio o caccia?

La figura inscritta nel loro abbraccio
non è la stessa a vederla dai due lati
ma nella parte dolce del loro mondo
loro siamo io e te, sottovento
se all’amore da una ferma falsa
torniamo alla ferma come i cani.

Araldica diva

All’ombra della diva bianchissima
ridotta a ciclope e incatenata
come una di una stirpe felice
nel golfo di Palm Canyon Drive
lei che ormai non si cura
del caldo e dei turisti senza decoro,
la gonna contesa tra vento e mani,
il perfetto décolleté a otto metri da terra
e il corpo che flette nel futuro
scintillando sul blu di smalto
ho ricordato una tua fantasia
ancipite, fatata
e poi una dopo l’altra incatenate
le fragili cose da sapere di te.

Ecco,
per esempio e non per poca vita
il tuo sognare un futuro nascosto
nelle figure a base numerale due
per dirne una tra le altre, invisibile
o la paura di una verità araldica
– figura muliebre al tuffo in campo blu
e rosso il capo – che suona indovina:
any girl can be beautiful and new.

 Una cerimonia solo nostra

Una stagione stagnata nell’altra.
Enjoy Inside prevedeva
la magica scatolina dell’albergo
nel nostro solo autunno tedesco.
Forse hai ragione a dire che l’amore
è la nostra sola cerimonia,
la materia in pegno tra me e te
quando siamo voraci.

 

 

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