“Il nostro obiettivo è premiare un romanzo allo stesso tempo commerciale, di qualità e dal potenziale internazionale”. È stato presentato il Premio DeA Planeta Libri…

Da un lato, ovviamente, a colpire è la cifra: 150mila euro, che fanno del neonato Premio DeA Planeta Libri (qui il bando e tutti i dettagli, ndr) il più remunerativo riconoscimento letterario in Italia (ricordiamo però che il Planeta, l’ormai storico premio spagnolo da cui trae ispirazione la versione italiana, ne mette in palio ben 600mila). Certo, va anche detto che lo Strega e il Campiello, i due premi italiani più ambiti, garantiscono, oltre al prestigio, un’eccezionale spinta alle vendite, ma di certo la cifra che offrono è ben più limitata (rispettivamente, 5mila e 15mila euro per i vincitori).

Oltre al tema soldi, che in questo caso non è affatto secondario, c’è un altro aspetto da considerare, chiarito nel corso della presentazione milanese del nuovo premio da Daniel Cladera, Direttore Generale Editoriale di DeA Planeta Libri: “Il nostro obiettivo è premiare un romanzo allo stesso tempo commerciale, di qualità e dal potenziale internazionale”. A questo proposto, ancora più esplicito è stato uno dei giurati, il saggista e docente Claudio Giunta: “Non premieremo certo il nuovo Gadda”.

Chi volesse provare a vincere il Premio DeA Planeta Libri con il proprio romanzo inedito (di almeno 200 pagine, stando al bando) deve dunque essere consapevole che protagonista sarà la narrativa destinata al grande pubblico, e che non ci sarà molto spazio per testi sperimentali, sia nello stile sia nella trama.

C’è poi una questione, delicata, da non tralasciare: gli autori non esordienti che decideranno di partecipare, come ha spiegato Gian Luca Pulvirenti, Amministratore Delegato di DeA Planeta Libri, in caso di vittoria firmeranno un contratto per un solo libro. Come è stato fatto notare all’Ad, c’è il problema, di non poco conto, degli autori già sotto contratto con altri editori.

A proposito, la casa editrice auspica la vittoria di un debuttante o di un autore già affermato? La risposta che ci dà lo stesso Pulvirenti sposta il focus su un altro punto: “Puntiamo a premiare la storia migliore, al di là della fama dell’autore”.

Staremo a vedere. Di certo, non sarà semplice il lavoro del comitato di lettura, coordinato dalla casa editrice, che dovrà gestire la prima selezione e scegliere i cinque finalisti. Si sa, i cassetti (e gli archivi dei computer) straripano di romanzi e di aspiranti esordienti che sognano di arrivare in libreria.

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