Se n’è parlato tanto nei mesi scorsi, e non sono mancate le polemiche: ora, in occasione dell’8 marzo, esce #quellavoltache, il libro che raccoglie una parte delle testimonianze che sono arrivate sui social

Se n’è parlato tanto nei mesi scorsi, e non sono mancate le polemiche: ora, in occasione dell’8 marzo (Giornata Internazionale della Donna), esce #quellavoltache, il libro che raccoglie una parte delle testimonianze pubblicate in rete con l’hashtag ideato da Giulia Blasi e promosso in collaborazione con Gaypost.it e Pasionaria.it.

Lanciato il 12 ottobre 2017 (due giorni dopo la rivelazione dell’attrice Asia Argento, che ha raccontato di essere stata stuprata nel 1997 da Harvey Weinstein, produttore di Hollywood, già accusato da più donne di molestie seriali), #quellavoltache – come ricorda il comunicato – precede di tre giorni il recupero della campagna #metoo da parte dell’attrice Alyssa Milano, e s’inserisce in un movimento globale che porta donne e uomini di tutto il mondo a parlare apertamente di molestie e violenze.

#quellavoltache

#quellavoltache – Storie di molestie (Manifesto Libri) è un libro antologico di questa esperienza: 285 testimonianze, scelte fra le moltissime arrivate nei giorni in cui l’hashtag era più attivo. Storie di ogni tipo, provenienti da persone che appartengono agli ambienti più disparati: in Italia la conversazione è partita dal basso, non da casi interni al mondo dello spettacolo ma dal desiderio di condivisione e dall’orgoglio delle persone comuni. Perché la molestia è un fenomeno endemico alla nostra società, è accaduta in qualche forma a tutte, è talmente normalizzata che molte donne stentano a riconoscerla come tale.

Il libro riprende testimonianze che raccontano rabbia, sofferenza, ma anche desiderio di liberarsi dalla vergogna. Chi ha parlato, in molti casi non l’aveva mai fatto prima. Non ci sono filtri, non ci sono commenti: solo le voci di chi ha condiviso il suo racconto. Fra le migliaia di testimonianze ricevute ne sono state selezionate oltre 700; di queste, su circa 250 hanno ottenuto l’autorizzazione alla pubblicazione.

I proventi della vendita saranno devoluti alla Casa Internazionale delle Donne di Roma, istituzione storica del femminismo capitolino attualmente minacciata di sfratto dal Comune.

 

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