“Risvolti di copertina” di Cristina Taglietti è un viaggio nel mondo di quattordici case editrici italiane. La giornalista accompagna il lettore dietro quei portoni, raccontando dall’interno marchi storici o sigle appena nate, piccole imprese artigianali e grandi gruppi

Le case editrici sono, prima di tutto, case. I tavoli per le riunioni sostituiscono i tavoli da pranzo, gli sgabuzzini diventano piccole cucine, le cantine archivi, biblioteche o studi di registrazione per gli audiolibri. Piccoli marchi in appartamenti di poche stanze, holding che occupano interi palazzi o che occupano sedi pensate su misura.

La raccolta di interviste Risvolti di copertina (Laterza) di Cristina Taglietti vuole raccontare proprio questo mondo: accompagna il lettore dietro quei portoni, mostra chi abita quelle stanze, in quali spazi si pensano e si realizzano i libri che leggiamo, come arrivano i bestseller internazionali sui tavoli degli editor o qual è la strada che percorre un dattiloscritto per arrivare nelle librerie.

Cristina Taglietti Risvolti di copertina

Come scrive Paolo Di Stefano sul Corriere, la particolarità del volume risiede nella capacità dell’autrice di raccontare la realtà editoriale da un prospettiva nuova: “Ci vorrebbero anche gli odori dei libri, ma già avere il colore delle pareti, i quadri, l’arredamento è disporsi in una prospettiva nuova rispetto alle abituali panoramiche storico-culturali. Soprattutto c’è l’organizzazione della quotidianità. E nella quotidianità non ci sono soltanto gli editori e i direttori editoriali, ci sono nomi non carismatici, invisibili faticatori del libro“.

Attraverso una geografia che passa da Palermo a Milano, da Roma a Bologna e Torino, la giornalista del Corriere della Sera compie un viaggio per raccontare dall’interno marchi storici o sigle appena nate, piccole imprese artigianali e grandi gruppi editoriali.

Quattordici ritratti (tra i gruppi e i marchi protagonisti Mondadori, GeMS, Feltrinelli, Giunti, Sellerio, e/o, il Castoro, NN), tutti diversi tra loro, in cui si affrontano tante questioni, come la non pianificabilità dei successi, l’importanza di tenersi costantemente aggiornati, la capacità di essere in grado di ricoprire più ruoli (soprattutto nelle piccole case): “Il merito di Cristina Taglietti è quello di farci conoscere un mondo molto più variegato di quello che gli stessi addetti ai lavori potrebbero immaginare (figurarsi gli altri lettori curiosi)”.

 

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