Niccolò Ammaniti è lo showrunner (e co-regista) di una nuova serie tv targata Sky. Del resto, sempre più scrittori si stanno cimentando con la regia o con la sceneggiatura di film e serie, mentre sono in aumento le pellicole e le fiction tratte dai libri. Non solo: anche in Italia comincia ad affermarsi la figura dello showrunner, “un capomastro” che si occupa della creazione dell’idea e della sua realizzazione…

Lo scrittore Niccolò Ammaniti è lo showrunner di una nuova serie tv, Il miracolo, di cui è anche sceneggiatore e co-regista. Nel cast, Guido Caprino, Alba Rohrwacher, Lorenza Indovina, Elena Lietti e Tommaso Ragno. Il miracolo è una serie originale Sky in otto episodi prodotta da Mario Gianani e Lorenzo Mieli per Wildside, in co-produzione con Arte e Kwaï,  e andrà in onda su Sky Atlantic nel 2018.

La notizia è recente, ma è solo uno dei tanti casi di incontro tra il mondo della letteratura e quello delle serie tv. Anzi, tra libri e cineprese. Infatti, non vanno dimenticati gli esempi di autori – tra cui Carrère, Baricco, lo stesso Ammaniti già in passato, Veltroni, Manzini, Carrisi (senza dimenticare lo stesso Pasolini)…- che si sono cimentati come registi sia delle trasposizioni cinematografiche o televisive delle loro opere, sia di altri lavori.

E di autori come Francesco Piccolo o Antonella Lattanzi (solo per fare due esempi) che, invece, sono anche sceneggiatori. In particolare, quest’ultima sta lavorando alla sceneggiatura del film che verrà tratto dal suo ultimo romanzo, Una storia nera, mentre Piccolo sta lavorando alla sceneggiatura dell’attesa serie che verrà tratta dai bestseller di Elena Ferrante. Lo scambio, però, non sembra essere a senso unico e lo conferma Ilaria Macchia, sceneggiatrice da poco in libreria con una raccolta di racconti.


L’influenza non si ferma qui: le serie tv negli ultimi anni hanno preso in prestito numerose storie dai romanzi. Da I bastardi di Pizzofalcone di De Giovanni, passando per I delitti del Bar Luce di Malvaldi e la serie basata sulle indagini di Rocco Schiavone, protagonista di numerosi romanzi di Manzini, non mancano gli esempi. Non bisogna poi dimenticare un classico come Montalbano, nato dalla penna di Camilleri. E nemmeno la recente fiction tratta dall’Allieva di Alessia Gazzola.

Inoltre, nel mondo delle serie tv anche in Italia sta emergendo la figura dello showrunner, una sorta di capomastro (o di romanziere) che si occupa della creazione del prodotto, ma anche della sua realizzazione. Negli Stati Uniti, dove da anni esiste questo modo di operare, gli showrunner più famosi costruiscono imperi che valgono milioni di dollari e producono alcune delle serie tv più amate. Basti pensare a Shonda Rhimes, creatrice di Grey’s Anathomy oltre che de Le regole del delitto perfetto. O a Nick Pizzolatto, tra l’altro romanziere, che ha ideato l’amatissimo True Detective.

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